Le ordinazioni sacerdotali di Davide, Federico e Guido
La celebrazione avrà luogo sabato 19 febbraio alle 15.30 nella Chiesa di Sant’Ignazio a Roma. Presiederà Mons. Daniele Libanori SJ. Diretta su YouTube.
Davide ha 41 anni. L’incontro con la Compagnia di Gesù nel 2006, a Bologna, presso la casa di Esercizi Spirituali “Villa San Giuseppe”, negli anni in cui termina gli studi universitari in Ingegneria Informatica. “Sentivo forte e costante il desiderio di rispondere a un’esperienza di incontro con Dio” racconta “che vivevo in modo rinnovato, dopo alcuni anni più freddi. Gustavo la preghiera contemplativa a cui ero ritornato con regolarità. Mi faceva immaginare per il mio futuro una vita di servizio, dedita a far conoscere ad altri il dono dell’incontro con il Signore.
Ho riconosciuto nello stile di vita della Compagnia, nella missione, nella spiritualità degli Esercizi, qualcosa di familiare con la mia esperienza di Dio e con il mio desiderio di rispondergli”. Dopo un cammino di approfondimento e di accompagnamento vocazionale, entra in noviziato nel 2010. Poi tre anni di studi di filosofia, a Padova e poi Roma. Quindi il magistero e l’esperienza del servizio pastorale: “il primo anno in Sud Sudan, lavorando con il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) come insegnante. Poi due anni in Sicilia, all’Istituto Gonzaga di Palermo per attività di animazione spirituale ed educative”. Nel 2018 è a Madrid per gli studi in teologia e l’ordinazione diaconale. L’estate scorsa rientra a Roma dove continua gli studi in Teologia Morale e collabora con il Centro Astalli e il MAGIS.
“In questi giorni riconosco quanto il Signore ha lavorato in tutti questi anni, per mezzo di tante persone. Ricevo un dono che comporta una grande responsabilità. Ma posso gioire e sento di poter continuare a camminare sicuro. Il Signore è presente e mi invita a seguirlo”.
“C’è sempre stata una dimensione di ricerca nella mia vita. Non sapevo però che anche Dio ne era partecipe” confida Federico, 37 anni. “Ne sono diventato consapevole negli anni lavorativi, dopo aver studiato cinese all’Università di Venezia”. Galeotta l’esperienza come capo scout: “Sono entrato agnostico e ne sono uscito cambiato dal servizio con i ragazzi, nel desiderio di seguire il Signore. Avevo fatto non solo esperienza della misericordia di Dio, ma anche che potevo amare come sono. Sentivo la Compagnia di Gesù, il posto adatto. Le mie professoresse ci avevano sempre parlato di Matteo Ricci come un amico, un missionario disposto a riconoscere ciò che di buono c’era nella loro cultura, senza demonizzarla e senza pretendere di avere tutta la verità in tasca. Pagine e pagine di barzellette online presenti sul sito dei gesuiti, mi hanno fatto sperare di entrare in un ordine religioso formato da persone con ironia e buon senso”.
L’ingresso in noviziato nel 2011, dopo alcuni mesi passati a Bologna in discernimento. Seguono gli studi di filosofia a Roma, i primi due anni di magistero in Albania, dopo aver fatto richiesta di andare in Cina. “La delusione iniziale ha lasciato sempre più il posto a una passione per questa terra e per gli albanesi, e alla gioia di darsi ai giovani e ai poveri. Davvero il Regno è dappertutto”.
Terzo anno di magistero a Genova, poi a Madrid per il triennio di teologia. “Non solo lo studio ma i viaggi, le esperienze pastorali, la vita comunitaria e la quantità di persone conosciute sono una ricchezza per cui rendo grazie”. Ora è a Napoli per la Licenza in Teologia Biblica. “Ho appena terminato una lezione sul profeta Elia. A poche ore dall’ordinazione mi auguro di poter essere l’umanità di Dio, debole ma prossima”.
Nato e cresciuto a Roma, Guido, 44 anni, è laureato in Economia Politica, studi che prosegue a Londra e New York per il dottorato.
Ma è a Roma che nasce un’altra passione. “Trascinato da alcuni amici alle catechesi sui Dieci Comandamenti, mi fermo ad ascoltare un annuncio del Vangelo che parla al mio desiderio di pienezza e che abbraccia le mie povertà e confusioni”.
A Londra poi, in una piccola parrocchia del centro, l’incontro con “un sacerdote straordinario, padre Alan. Parlando con lui, ascoltandone le omelie e vedendo come stava con le persone, percepisco la forza, l’intelligenza e la bellezza dell’amore di Dio. Inizio a domandarmi se fosse la strada per me”.
A Bologna, frequenta Pietre Vive nel 2011: “nell’esperienza di comunità e di annuncio del Vangelo attraverso l’arte, sento risuonare di nuovo la domanda. Inizio a conoscere la storia di Sant’Ignazio, riconoscendomi nei suoi inizi: il temperamento passionale, la ferita, l’alternarsi delle mozioni interiori”.
Così dopo 3 anni in Seminario a Roma, nel 2015 entra nel noviziato dei gesuiti, “due anni provvidenziali per incontrare più profondamente il Signore e me stesso”. Per il Magistero è due anni all’Istituto Massimo di Roma. “Geniale l’intuizione dei superiori di destinarmi soprattutto alla scuola dell’infanzia, un’esperienza agli antipodi della mia formazione accademica, ma tra le più consolanti. Nel raccontare “le storie di Gesù” ai piccoli c’è tutta la tenerezza e la bellezza della storia che il Signore vuole raccontare insieme a noi nella nostra vita!”.
Poi a Madrid lo studio della Teologia “grato per quanto ho imparato e, soprattutto, per l’ordinazione diaconale, l’esperienza di Compagnia e le amicizie nate nei due anni in Spagna”.
Infine è a Milano, per la Licenza in Teologia Morale, nella Comunità presso il Leone XIII. “Ho la fortuna di collaborare con diversi confratelli nella scuola, a Villapizzone, Selva di Val Gardena e nella rivista Aggiornamenti Sociali. Aumenta la sensazione e la felicità di essere compagno del Signore in missione. Ho ricevuto e continuo a ricevere tanta grazia e misericordia: prego di metterle sempre di più a Sua disposizione. È con questa riconoscenza e con questo desiderio che ricevo il dono di celebrare l’Eucarestia e di essere ministro della Sua misericordia”.
La celebrazione verrà trasmessa in diretta su YouTube: