Padova.Delegati europei: formazione, giovani e affettività
Come i giovani vivono e percepiscono le relazioni affettive? Intorno a questo interrogativo si è svolto, dal 31 marzo al 5 aprile, presso la casa dei Gesuiti a Padova, l’incontro dei Delegati per la Formazione delle Province europee. In Europa questo incarico assume caratteristiche diverse: c’è chi lo fa a tempo pieno e chi se ne occupa mentre è rettore o padre spirituale di altrettante comunità. Questo dei Delegati per la Formazione è uno dei molti gruppi europei di collaborazione tra gesuiti, dove le relazioni di amicizia vengono “formalizzate” anche in vista di una collaborazione nel processo formativo, come ha ricordato il presidente CEP, P. John Dardis SJ, in un lungo contatto via skype da Dublino.
L’incontro biennale ha raccolto 10 Province, da nord a sud e da est a ovest dell’Europa; lingua comune è stata l’inglese. Il tema principale, l’affettività nel nuovo modo di sentire la vita del mondo giovanile contemporaneo, “The affectivity and Neues Lebensgefuehl”, è stato introdotto da P. Hans Zollner SJ, dell’Istituto di Psicologia della Gregoriana. Il relatore ha spiegato che all’interno della vita religiosa è importante cercare delle relazioni aperte, fiduciose e rispettose, che permettano di parlare dei problemi reali e che stimolino il potenziale di crescita che c’è in ciascuno. Altro punto importante dell’incontro è stata la condivisione delle esperienze su come seguire i giovani gesuiti nel cammino formativo e l’ esigenza di un’attenzione specifica per chi inizia il lavoro di formatore.
L’incontro si è concluso con una visita a Venezia e la preghiera sul luogo dell’ordinazione presbiterale di Ignazio e dei primi compagni nel 1537. Dall’incontro di Padova è nato uno “steering committee” per camminare insieme e per coordinarsi meglio, formato da tre delegati: Kevin O’Rourke (IRL), Andrew Cameron-Mowat (BRI) e Alessandro Manaresi (ITA).
