Padre De Roux nominato dalle Nazioni Unite presidente della “Commissione Verità”
L’organismo è previsto dagli accordi di pace tra Governo e gruppo guerrigliero delle Farc per fare luce sul conflitto durato 53 anni e per garantire giustizia e riparazione alle vittime.
Il gesuita padre Francisco De Roux, da decenni impegnato per la pace e a fianco delle vittime del conflitto colombiano, è stato nominato dal “Comité de Escogencia” (il Comitato di scelta incaricato dalle Nazioni Unite) presidente della cosiddetta “Commissione Verità”, l’organismo previsto dagli accordi di pace tra Governo e gruppo guerrigliero delle Farc per fare luce sul conflitto durato 53 anni e per garantire giustizia e riparazione alle vittime. La Commissione, che non ha poteri di carattere giudiziario, potrà però indagare e fare chiarezza sui crimini condotti da tutte le organizzazioni armate, non solo guerrigliere ma anche paramilitari e cercherà di accertare la verità anche sulle persone scomparse, avanzando proposte perché quanto accaduto in passato non si ripeta. Si tratta di un importante riconoscimento per il religioso e anche per l’impegno di pace della Chiesa colombiana. La settimana scorsa era arrivata un’altra importante nomina, in questo caso governativa: mons. Héctor Fabio Henao Gaviria, segretario esecutivo della Pastorale sociale-Caritas della Chiesa colombiana, è entrato a far parte del Consiglio nazionale della Pace, tra i membri in rappresentanza della società civile.
Commenta all’agenzia Sir, da Bogotá, Cristiano Morsolin, attivista ed esperto di diritti umani: “La Commissione, composta da undici persone, è di grande livello. Nominare come presidente padre Francisco de la Roux è un riconoscimento a quella espressione di Chiesa impegnata per la pace e sostenuta da Papa Francesco, ma si tratta anche di una forte responsabilità, in un contesto parlamentare di opposizione al processo di pace, dopo che il partito Cambio radical del candidato presidenziale Vargas Llera, ex vicepresidente di Santos, ha iniziato a votare assieme al Centro democratico di Uribe per non approvare le leggi in applicazione degli accordi di pace”.