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Gesuiti News Palermo. CEI, una comunità e una scuola porta aperte

Palermo. CEI, una comunità e una scuola porta aperte

Una comunità impegnata principalmente nel servizio alla scuola che, una volta al mese, si ritrova per un momento comunitario con le altre comunità di Gesuiti di Palermo. La presentazione della Comunità del CEI nell’intervista con il Rettore del Centro Educativo Ignaziano, P. Francesco Beneduce SJ. “Attualmente la comunità consta di 11 gesuiti e uno studente di origine ganese che vive con noi da alcuni anni e attualmente frequenta l’ultima classe del liceo scientifico del CEI”.

In quali attività apostolica è impegnata la Comunità?

“E’ una comunità che rappresenta bene le diverse componenti della Compagnia, in quanto abbiamo: tre padri “anziani”, due padri “maturi” il superiore, che è anche rettore del collegio e il padre ministro, che è padre spirituale alle medie e assistente della CVX di Palermo; due “giovani” padri in attesa di terz’anno, entrambi impiegati al liceo come padri spirituali e con l’IRC, ma uno, grazie alla sua precedente formazione giuridica, quest’anno insegna alcune ore di diritto al liceo europeo; due maestri, applicati uno al liceo e uno alle medie, come aiuti dei padri spirituali (il maestro applicato alle medie è polacco, e ciò ricorda l’internazionalità della Compagnia…), due fratelli. I tre padri anziani, uno è padre spirituale alle elementari, un altro segue alcuni gruppi di adulti in città (Rinascita, CVX, EVO) e aiuta nelle confessioni e Messe delle cappelle del CEI; un terzo padre, che oltre al servizio all’economato del territorio meridionale, svolge alcuni ministeri in giro per la città e la provincia; due fratelli, uno si occupa delle sacristie e l’altro fac totum del complesso scolastico: in piccolo sono rappresentate le varie età e i vari status dei gesuiti. Ben 9 elementi su 11 sono impegnati a vario titolo nel collegio”.

Come nasce il Cei e quanti alunni ha?

“Il CEI con i suoi 1184 alunni, è una scuola cattolica, nata nel 1996 dalla fusione tra Istituto Gonzaga (gesuiti) e Ancelle del Sacro Cuore (ancelle), che comprende le classi dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di secondo grado, e ha da quattro anni ha anche l’International School Palermo (CEI – ISP), scuola candidata IBO. Dal 2003, in una parte degli spazi della comunità Gonzaga viene ospitato il CUM, Centro Universitario del Mediterraneo, pensionato maschile universitario che ospita 24 elementi. Le suore ancelle che collaborano direttamente al CEI sono la vice rettrice, una animatrice spirituale e insegnante di religione al liceo e una animatrice spirituale alla Scuola dell’Infanzia. Oltre la funzione strettamente scolastica, nel CEI c’è una polisportiva con circa 800 soci, che da la possibilità ad alunni e a ragazzi della città di iscriversi e frequentare le diverse tradizionali attività sportive (calcio, basket, volley, tennis, danza, musica, ecc…)”.

Quali servizi pastorali svolge il Centro?

“I servizi pastorali svolti all’interno del CEI sono diversi. Abbiamo infatti sia i gruppi ignaziani (MEG; LMS e CVX), sia i gruppi raffaelliani (ACJ); curiamo poi, col beneplacito della diocesi, la preparazione ai sacramenti dell’iniziazione dalle elementari (prima confessione e comunione) al liceo (cresima). A questi cammini, si aggiungono naturalmente, le proposte per i tempi forti dell’anno quali avvento, in cui è specialmente prevista la possibilità per i giovani del sacramento della riconciliazione, e quaresima con i ritiri per classi, con l’aiuto anche di novizi gesuiti. Sempre in quaresima c’è il triduo di esercizi spirituali. Questi sono occasioni in cui il CEI si apre anche alla città. Nel corso dell’anno diamo accoglienza a gruppi di spiritualità e movimenti, che desiderano ritrovarsi qui per momenti di preghiera o ritiri un po’ più strutturati. Il CEI accoglie nei suoi locali una parte delle attività del Centro Astalli (la scuola d’italiano e l’assistenza legale), servizio coordinato dalla CVX. Alcuni tra noi collaborarono abitualmente con parrocchie e cappellanie della nostra zona, oltre che assicurare sostituzioni quando giungono richieste da parroci e religiose”.

Che rapporti ha il Centro con la città di Palermo?

“Le attività aperte alla città proposte dal CEI sono legate alla formazione. Infatti, oltre quelle sportive e quelle più strettamente spirituali, già menzionate, il CEI, insieme al Centro Arrupe e agli ex alunni, offre una serie di conferenze annuali aperte alla città, con varietà di temi: quest’anno il tema degli incontri è quello della cittadinanza responsabile. Numerose sono le iniziative culturali, convegni e seminari che vengono ospitati eo promossi in collaborazione con enti e istituzioni della società civile, associazioni culturali, club service e uffici della Curia Arcivescovile”.

Cosa rappresenta il Cei per la Chiesa locale?

“Da quest’anno inoltre, per iniziativa dei superiori delle comunità SI del palermitano, stiamo portando avanti degli appuntamenti della Famiglia Ignaziana, che vuole essere un po’ il punto di collegamento tra le nostre attività pastorali come gesuiti e la vita della Chiesa locale. Volendo enucleare alcune nostre caratteristiche specifiche che emergono anche da quanto già detto, ma non solo, possiamo dire che un grande vantaggio ci viene dall’essere quasi tutti impiegati nella stessa opera, anche se nelle sue diverse ramificazioni. Inoltre, anche il fatto di essere rappresentata un po’ tutta la Compagnia nelle sue varie componenti, ci aiuta a tenere un clima fresco, sereno e di confronto nella collaborazione. Lo studente che abita con noi, ci aiuta a ricordare che il cuore della nostra missione affidataci della Compagnia è la formazione dei giovani”.

Che contatti ci sono con le altre comunità di Gesuiti presenti a Palermo?

“Durante l’anno sociale, una volta al mese circa tutte le comunità dell’area palermitana (CEI, Arrupe, Casa Professa, Casa di EE di Altavilla) viviamo insieme un momento del ritiro comunitario. Questa è una tradizione che va avanti da diversi anni, e che è stata uno dei punti di forza, del nostro essere gesuiti a Palermo, messi maggiormente in evidenza dal padre Vice Provinciale nella sua Visita. Nel suo appello alla “generatività” come criterio vitale per ciò che nella Compagnia oggi vorrà costituirsi e andare avanti, egli riconosceva come veramente significativo questo ritrovarci tra noi, in quanto si tratta di un partecipare insieme a momenti importanti per la vita dei gesuiti, per discernere insieme dove il Signore ci sta portando, e così accompagnare insieme quelle realtà che a Palermo ci sono affidate, preparando anche al servizio che in futuro saremo chiamati a dare in questa realtà, come gesuiti”.

 

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