Palermo. Una Comunità per gli studi sociali e la formazione politica
Un nome che è anche una vocazione. La comunità “Centro Studi Sociali” di Palermo ha tra le sue principali attività la formazione di uomini e donne impegnate per il bene comune. La comunità è composta da sei gesuiti: il rettore P. Enzo Greco, il ministro P. Angelo Carrara, P. Mario Greco, P. Gianfranco Matarazzo, P. Rosario Taormina e infine P. Giuseppe Noto. L’opera principale legata alla comunità è l’Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe” (IPA). L’IPA è un’istituzione formativa le cui origini risalgono al 1958 – anno di fondazione del Centro Studi Sociali “Alessio Narbone” da parte dei gesuiti della ex Provincia Sicula a Casa Professa. Nel 1986, per meglio rispondere alle crescenti necessità di sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno i gesuiti italiani decidono di potenziare il Centro Studi di Palermo fondando l’IPA per la formazione di uomini e donne che, avvertendo la vocazione a impegnarsi per il bene comune, desiderano coniugare rigore etico e seria preparazione professionale. L’Istituto è stato dedicato al P. Pedro Arrupe (Padre Generale della Compagnia dal 1965 al 1981) in segno di gratitudine e di fedeltà ideale al servizio della fede e alla promozione della giustizia.
Sin dalla sua creazione, il Centro Studi Sociali, antesignano dell’Istituto Arrupe, è stato il nucleo promotore di corsi di formazione e aggiornamento coinvolgendo quanti hanno responsabilità nelle istituzioni, nella pubblica amministrazione e nella società civile. L’istituto è attualmente diretto da P. Gianfranco Matarazzo.
Accanto a queste attività principali, l’Istituto non ha mai cessato di svolgere un’opera continua di sensibilizzazione, attraverso conferenze, convegni di studio, attività culturali e formative.
“Aspetti dell’attuale governance multilivello: il livello europeo, nazionale, locale. Le implicazioni internazionali”; “L’incidenza della scienza sulla vita: bioetica/biopolitica/biodiritti vissuti a livello di polis”; “A piccoli e grandi passi verso un cambiamento: lo stretto legame tra giustizia e legalità”: questi titoli corrispondono ad alcuni dei moduli dell’attuale proposta di formazione politica offerta dall’Istituto. Le proposte sono state articolate presso la sede dell’Istituto, offerte al territorio (c’è stata una richiesta anche da Salerno!) e un percorso specifico è stato preparato per i giovani che votano per la prima volta.
“Fund raising e tecniche di euro progettazione”, invece, è il titolo del corso di specializzazione che l’Istituto offre ai post-laureati che desiderano investire su un modo innovativo e robusto di progettazione sociale. “Partecipare per ridisegnare il futuro. Confronto aperto a Termini Imerese” e “Una grotta di rifiuti: Palermo tra problemi e risorse”, sono i titoli degli ultimi due seminari dedicati a temi d’attualità e che riguardano specifiche politiche pubbliche.
Da questa rassegna per titoli emerge l’attuale proposta dell’IPA: formazione politica (articolata su tre percorsi), formazione post-universitaria e convegnistica mirata. Lo staff dell’Istituto cura con attenzione ciascuno di questi ambiti e garantisce che gli stessi siano espressione del Paradigma Pedagogico Ignaziano. L’IPA non è un’istituzione statica. Al contrario, il suo sguardo è rivolto al mondo che lo circonda e alla gente che lo anima. Tale dinamismo si realizza in un’ottica di continuità con quelli che ne sono i valori portanti, attenti ai cambiamenti del reale, all’evolvere dei problemi e delle esigenze, in sintonia con la spiritualità ignaziana e la sua pedagogia. Pur nei mutamenti, infatti, l’Istituto si caratterizza per un suo modo di procedere basato su alcuni principi ispiratori. Anzitutto la centralità attribuita alla persona, colta nella sua unicità e originalità. Promuovere la persona significa anche contribuire a svilupparne la capacità di comprendere gli eventi nei quali è inserita, attraverso un approccio critico ma non avulso dal progetto. Significa anche rendere la persona partecipe e solidale rispetto alla comunità di cui è parte, creando nuovi legami orientati da una passione condivisa per il bene comune. La partecipazione dell’IPA al Jesuit Social Network – Italia ( federazione attraverso la quale i gesuiti italiani e i loro collaboratori elaborano strategie d’impegno sociale con un’attenzione particolare per i più poveri ) comporta l’impegno a “porre segni profetici che sappiano significare la bellezza e la possibilità reale di uno stile di vita fatto di accoglienza e di condivisione”.
L’IPA possiede una Biblioteca specializzata. Dotata dei corpus che identificano le singole discipline delle Scienze sociali nel loro costituirsi storico, la Biblioteca acquisisce e offre quelle risorse documentarie che permettono di assumere ed elaborare le interrogazioni politiche, sociali, economiche e di costume, sollevate da quanti hanno a cuore un’analisi rigorosa e una comprensione efficace del territorio palermitano e siciliano. Con grande generosità di tempo e di energie P. Angelo Carrara svolge il servizio preziosissimo di Bibliotecario.
Oltre l’impegno presso l’IPA i gesuiti della nostra comunità sono impegnati in altri servizi apostolici: la cappellania presso il carcere Pagliarelli di Palermo portata avanti dal P. Mario Greco; i diversi ministeri di aiuto alla diocesi svolto in alcune parrocchie da P. Rosario Taormina; le diverse celebrazioni domenicali che tutti i Padri della comunità assicurano in numerose parrocchie; l’opera di formazione svolta dall’ISAS, ente non dipendente dalla Compagnia ma diretto da 50 anni dal P. Giuseppe Noto, decano della nostra comunità.