L’antropologia alle prese con una domanda che tocca tutti

Nell’ambito del programma di istruzione superiore per la trasformazione sociale, un gruppo di antropologi di quattro istituzioni dei gesuiti ha iniziato un percorso di studio dell’uomo del XXI secolo

“Che essere umano per il XXI secolo?” Una grande domanda senza una risposta ovvia! Un gruppo di esperti di antropologia provenienti da diverse istituzioni europee dei gesuiti ha deciso di lavorare insieme per trovare una risposta a questa grande domanda.
Questa collaborazione fa parte del programma di istruzione superiore per la trasformazione sociale (HEST). Gli esperti si sono riuniti a Center Sèvres di Parigi per trovare temi adeguati che consentano loro di unire e concentrarsi su ciò che può realmente modificare le nostre società e unirci meglio come istituzioni legate ai gesuiti.
Oggi gli antropologi hanno un compito difficile. Stiamo subendo tanti cambiamenti individualmente e come società che è difficile tenere traccia di ciò che significa veramente essere un essere umano. Per esempio diverse settimane fa abbiamo sentito parlare di come Elon Musk vuole collegare il cervello umano all’intelligenza artificiale, quali sono le conseguenze di questo? Abbiamo anche visto come i movimenti populisti sono cresciuti in tutto il mondo inserendo la paura nelle nostre società che insieme all’ignoranza tirano fuori l’odio che è in noi. Come possiamo spostare questo sentimento dall’odio alla solidarietà su cui l’Unione europea è stata fondata? Quale risposta dare come istituzione religiosa che mira a liberare la persona?
Il gruppo di esperti sta sollecitando con domande rilevanti non solo per la Compagnia di Gesù, ma per ogni persona del pianeta. “Dobbiamo raggiungere la popolazione giovane”, ha dichiarato Laura Rizzerio dell’Università di Namur “Sono là fuori, con le nostre stesse domande, dobbiamo solo trovare la giusta strategia di diffusione per arrivare a loro”.
La domanda “Che essere umano per il XXI secolo” è stata affrontata da diverse prospettive: Transumanismo e naturalismo; vulnerabilità; solidarietà (dalla prospettiva europea); spiritualità.
Il cluster verrà sviluppato nei prossimi mesi. C’è molto da fare, ma c’è una passione intorno a questo argomento trasversale che tocca tutti più di quanto possiamo immaginare!