Istituto Paulo Freire (Malta): con i vulnerabili per promuoverne lo sviluppo
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Parte dall’Istituto Paulo Freire la visita di p. Arturo Sosa a Malta. L’arrivo nella tarda mattinata e l’incontro fraterno con p. Edgar Busuttil, direttore.
L’opera nasce in un certo senso nel 1989” spiega “dalla scelta di vivere accanto alle persone, per comprenderne i bisogni reali”. Per questo l’allora Provincia di Malta apre una piccola comunità a Ir-Raħal t’Isfel, Żejtun, come parte del Centro dei gesuiti per la Fede e la Giustizia appena avviato. Alla comunità viene affidato il compito di riflettere sulle questioni di giustizia sociale per una promozione della realtà.
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“Proprio la vita a stretto contatto con le persone e l’ascolto, hanno fatto emergere, tra i principali problemi, quello dell’analfabetismo, portando alla creazione della Fondazione Istituto Paulo Freire per potenziare e promuovere l’autosviluppo, la fiducia in se stessi e i talenti, compresa l’alfabetizzazione di ogni individuo, in particolare delle persone più vulnerabili della società”.
L’Istituto applica tre approcci interconnessi: sviluppo della comunità, educazione formale e non formale e lavoro sociale di comunità.
Nel 2023, circa 300 persone hanno ricevuto supporto: 130 bambini e 170 adulti. Da settembre 2001 circa 8000.