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P. Sosa al JRS Romania: “un servizio che cambia la vita”

Durante la mattinata il Padre Generale, accompagnato dal padre Assistente, dal Provinciale EUM e dai membri della comunità di Bucarest ha fatto visita al team del Jesuit Refugee Service. In uno stile di grande semplicità, dopo la presentazione dei servizi offerti, a cura di Bianca Albu, project Manager e Catalin Albu, General Manager, sono interventi alcuni impiegati romeni, ucraini, un siriano e un ruandese divenuto cittadino rumeno.

Tutti hanno messo in luce il servizio comune, che può cambiare le vite di tanti. Il Padre Generale ha sottolineato l’importanza del mettersi in gioco in totalità e del vivere nel servizio all’altro. Ha incoraggiato tutti nel continuare con generosità “non un semplice lavoro, ma a donare la vita”. A seguire ha visitato le classi dei bambini della materna, il dormitorio per i migranti e la tomba dell’ex-Provinciale della Romania, morto martire sotto tortura nel carcere durante il comunismo, Padre Cornel Chira e di Padre Rafael Haag, anche lui rinchiuso nelle prigioni staliniste.

Dati e servizi offerti

Nel 2023, il JRS Romania ha portato avanti 20 progetti per fornire un’assistenza completa ai rifugiati provenienti da Ucraina, Iraq, Siria, Afghanistan e altre nazioni, servendo gli individui indipendentemente dal loro status giuridico.

180 i membri, oltre 25.000 i beneficiari, che hanno usufruito delle iniziative e del supporto essenziale per migliorare la qualità della vita e l’integrazione nella società.

Tra i servizi offerti, quelli di “emergenza”: cibo e alloggio, per garantire l’accesso agli standard di vita di base. La distribuzione di contanti, fornendo assistenza finanziaria per sostenere l’indipendenza. Il supporto medico e psicologico, offrendo assistenza sanitaria completa e servizi di salute mentale.

In campo educativo è stata offerta istruzione formale attraverso 25 scuole e asili affiliati.

Spazi sicuri all’interno degli uffici del JRS per favorire un ambiente di apprendimento sicuro. Istruzione per adulti con corsi di lingua rumena e inglese, formazione informatica e programmi professionali come manicure, trucco e altri percorsi per migliorare le competenze dei rifugiati e renderli autonomi.
Gli spazi creati nel centro si propongono anche come luoghi di promozione della solidarietà in una dimensione comunitaria, valorizzando e potenziando le diverse competenze e le ricche attitudini dei rifugiati, si favorisce il mutuo aiuto e l’integrazione nelle comunità locali.

Con sede in più di 10 città, il JRS ha 3 centri di integrazione, 1 centro di accoglienza, 1 asilo e 24 altri centri educativi con più di 3.000 bambini assistiti ogni giorno.

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