P. Sosa in Albania: “Uniti nella diversità”
Il Padre Generale ha presieduto sabato pomeriggio a Tirana, nella parrocchia del Sacro Cuore, la celebrazione di Pentecoste, nella vigilia. “Non credo sia necessario spiegare a voi, qui, in questo Paese, quanto è opprimente vivere nel mondo del pensiero unico, in cui è ammesso un solo modo di vedere le cose e le differenze sono cancellate, eliminate” ha sottolineato nell’omelia.
“Avete sperimentato sulla vostra pelle che cosa significa, ed è costato tante sofferenze e tante vite, anche a tanti gesuiti che in questa chiesa sono passati. Così, la storia di Babele ci dice forse qualcos’altro: al peccato di superbia del genere umano, Dio non risponde con una punizione, ma con un’azione di redenzione: libera l’umanità dall’uniformità del pensiero unico, del bianco e nero, e la obbliga a entrare nel caleidoscopio della molteplicità delle lingue e delle culture, a fare l’esperienza della differenza. E questo non è un passo indietro, ma un passo avanti nel progetto che Dio ha per l’umanità.
Lo Spirito ha bisogno delle differenze per manifestarsi. Il Sinodo chiede alle persone di incontrarsi, di parlarsi e soprattutto di ascoltarsi a vicenda. Ci chiama oggi a percorrere questa strada, nel Sinodo, ma soprattutto nella vita ordinaria delle nostre comunità. Il Centro culturale e sociale dedicato a p. Giuseppe Valentini e la libreria sono segni di un luogo in cui le persone possono incontrarsi, parlarsi, scoprire la bellezza delle loro differenze e lasciare che attraverso di esse pian piano emerga l’armonia dello Spirito”.