Da 30 anni accanto ai Rom: a Cosenza l’impegno del Circolo Popilia
“Stare, scegliere di costruire relazioni significative, incontrare le persone, stare con le famiglie” Così Franca De Bonis, volontaria e cofondatrice del Circolo Polipia, racconta il suo impegno dal 1990 accanto ai Rom.
“Hanno rappresentato quell’inatteso che mi si è presentato davanti e da cui mi sono lasciata e mi lascio interpellare. Mi attrae la diversità vissuta all’inizio come resistenza e fatica. Volevo conoscere queste persone, il Signore è venuto incontro a me, tramite loro, per farsi conoscere. Ne sono nati incontri che stanno cambiando la mia vita. Eravamo andati per cambiare loro. Le prospettive nel tempo si sono ribaltate”.
L’esperienza prende vita attorno a p. Garau, che sceglie di stare accanto agli eslcusi: “abbiamo iniziato con la preparazione ai sacramenti” ricorda Franca. “Quando ci siamo resi conto della fatica che facevano a livello culturale abbiamo avviato un doposcuola pomeridiano e laboratori espressivi. L’estate proponiamo anche un campo estivo aperto alle famiglie”. Tra pochi giorni il Circolo festeggerà Enzo, un giovane Rom cresciuto nel circolo ed ora volontario. Discuterà la sua tesi magistrale in scienze dell’educazione. “Il mio sogno?” confida “Che nessun bambino si vergogni di essere Rom”.
“Iniziata come frontiera etnica e culturale è divenuta frontiera spirituale” sottolinea p. Renato Colizzi. “Dobbiamo accettare di farci lavorare dalle realtà che il Signore ci sprona ad incontrare”.
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