Portogallo. Gli scritti di Padre Antonio Vieira
Il gesuita P. Antonio Vieira (1608-1698) è uno dei fondatori del Brasile moderno. Nato a Lisbona, visse però a Bahia (Brasile) dove entrò nella Compagnia di Gesù. Inviato in Europa, svolse un’intensa attività diplomatica. Dal 1651 al 1661 fu di nuovo in Brasile dove effettuò numerosi viaggi difendendo e denunciando con le parole e con le sue lettere al re del Portogallo le violenze, specialmente contro gli indigeni, di cui era spettatore. Ma la sua attività di scrittore è molto più ampia di queste lettere. Alla sua morte lasciò un abbondantissimo materiale fatto di sermoni spirituali, di scritti politici, teologici e letterari, molti dei quali mai pubblicati. Ed è recente l’annuncio dell’università di Lisbona, sotto la direzione di José Eduardo Franco, direttore del Centro Letterature e Culture Lusofone della stessa università, della pubblicazione dell’opera omnia di Antonio Vieira. Sono circa 5.000 pagine, di cui molte inedite, in 30 volumi di cui tre già usciti. Gli altri saranno pubblicati entro il 2014. Il lavoro è stato resto possibile grazie alla collaborazione di una cinquantina di studiosi. E’ l’omaggio a un grande missionario, ma anche a un grande studioso e cultore della lingua portoghese.