Roma. Dottorato honoris causa in comunicazione a padre Lombardi
La Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale della Pontificia Università Salesiana (Ups) in occasione del 25° di fondazione conferisce a padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana e della Radio Vaticana, il Dottorato honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale corrispondente al suo più recente nuovo indirizzo, quello in Comunicazione Pastorale, durante il convegno “Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche” (14 e 15 novembre).
La persona del gesuita padre Federico Lombardi, scrive l’Università, “rappresenta un autentico testimone di qualificato impegno professionale e pastorale. Egli ha attraversato gli ultimi venticinque della storia della Santa Sede svolgendo un ruolo fondamentale per la comunicazione istituzionale della Chiesa Cattolica, ricoprendo diversi incarichi di responsabilità: dal 1991 alla Radio Vaticana, dapprima come direttore dei Programmi e dal 2005 come direttore generale, carica che conserva sino ad ora; dal 2001 al 2013 è stato direttore del Centro Televisivo Vaticano e dal 2006 è direttore della Sala Stampa Vaticana e portavoce del Papa”.
Nell’attribuirgli tale onorificenza la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana vuole, in primo luogo, riconoscere i meriti della sua persona e della sua opera: egli ha dimostrato sempre grande competenza, equilibrio e amore alla Chiesa anche nei momenti più delicati dell’ultimo periodo, a partire dai giorni della rinuncia al Pontificato da parte di papa Benedetto XVI e dello svolgimento del Conclave che ha eletto papa Francesco.
L’onorificenza del dottorato Honoris Causa a padre Federico Lombardi vuole, infine, rappresentare il riconoscimento del suo costante e continuo servizio nell’opera di evangelizzazione e di diffusione del messaggio cristiano e della voce del Papa nel mondo attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Il suo impegno di sacerdote e comunicatore attraverso la stampa, la radio, la televisione e per ultimo internet, rappresenta non solo un servizio pastorale prezioso nella odierna società ma anche un’opera di promozione culturale e sociale indispensabile, per mettere – come egli stesso ha affermato – «la comunicazione nella sua giusta prospettiva di servizio disinteressato al bene dell’umanità».