Roma. Ennesima ecatombe nel mare, l’appello di Astalli
È del 6 settembre la notizia di un barcone con a bordo un centinaio di persone alla deriva al largo di Lampedusa: a oggi un cadavere recuperato e ancora 40 i dispersi.
Questa ultima tragedia si aggiunge a quella accaduta il giorno prima al largo della Turchia a un peschereccio carico di un centinaio di migranti che si dirigeva verso le coste europee in cui almeno 58 delle persone a bordo sono morte.
Il bilancio delle vittime nell’un caso e nell’altro potrebbe aggravarsi, visto che i sopravvissuti hanno parlato di molti passeggeri rimasti intrappolati nella barca. Tra loro donne e bambini.
Sull’ennesima tragedia che si consuma nel Mediterraneo P. Giovanni La Manna SJ (Presidente Centro Astalli) afferma: “ancora una volta il dolore di un’umanità in fuga fa clamore solo quando è troppo tardi. Sono mesi ormai che giungono continue e insistenti notizie di violazioni di diritti umani in Libia e si sa che sono migliaia le persone che aspettano solo l’occasione per affidare la vita a trafficanti senza scrupolo pur di giungere in Europa.
Poniamo fine a questa ecatombe. Imponiamo il rispetto dei diritti umani per chi scappa da guerre e persecuzioni e soprattutto consentiamo loro di arrivare vivi a chiedere asilo. È vergognoso che al di là delle rituali attestazioni di cordoglio manchi la volontà e l’impegno concreto di cambiare“.