Roma. Fermiamo la bagarre mediatica sui rifugiati
Dopo il messaggio del presidente Mattarella al Centro Astalli e le parole di Papa Francesco, il nostro appello: “Fermiamo la bagarre mediatica e offriamo un racconto oggettivo sul tema dei rifugiati in Italia”
Il Centro Astalli esprime grande gioia e soddisfazione per le parole espresse ieri dal Presidente Sergio Mattarella in occasione del convegno “L’approdo che non c’è” proposto in occasione della Giornata del Rifugiato 2015.
Il Presidente della Repubblica ha voluto inviare un messaggio di saluto al Centro Astalli in cui si legge:
“In un momento in cui l’Europa deve affrontare il fenomeno di un’allarmante crescita dei flussi migratori siamo tutti chiamati ad un’azione inclusiva di solidarietà e di apertura verso chi fugge dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla miseria e dalla fame e va alla disperata ricerca di una vita migliore e più sicura per sé e la propria famiglia. Libertà, pace e sicurezza sono valori fondanti della comunità europea e non possono essere considerati esclusivi”.
Oggi anche Papa Francesco, riferendosi alla Giornata del Rifugiato, parla dei migranti forzati:
“Preghiamo per tanti fratelli e sorelle che cercano rifugio lontano dalla loro terra, che cercano una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati nella loro dignità. Incoraggio l’opera di quanti portano loro un aiuto e auspico che la comunità internazionale agisca in maniera concorde ed efficace per prevenire le cause delle migrazioni forzate. E vi invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca una famiglia, che cerca di essere custodita”.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, commenta così i due messaggi:
“Sono voci importanti, le più autorevoli. Aiutano a creare una clima costruttivo e lo fanno con lungimiranza e profonda intelligenza saggezza. Purtroppo anche oggi sui media nazionali grande spazio è stato dato a dichiarazioni sensazionalistiche e assolutamente fuorvianti nella comprensione del fenomeno migratorio. Chiediamo ai media italiani e a quanti hanno un ruolo nell’informazione sui temi delle migrazioni di fare uno sforzo culturale che non persegua lo scalpore e la bagarre mediatica, ma veicoli messaggi costruttivi e illustrativi di una realtà complessa ma gestibile con l’impegno di tutti”.
Ufficio stampa Centro Astalli