Roma. Migranti e umanesimo, pubblicato il discorso del Generale
La Civiltà Cattolica, con la collaborazione del Centro Astalli, pubblica un testo del padre Generale su Migrazioni e umanesimo.
La Civiltà Cattolica pubblica l’intervento a braccio che p. Adolfo Nicolás, Superiore generale della Compagnia di Gesù, ha tenuto nella sua visita al «Centro Astalli», in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. L’incontro ha avuto luogo nella chiesa del Gesù a Roma, il 14 gennaio 2016. Nel suo intervento il P. Generale afferma che bisogna essere grati ai migranti venuti in Italia e in Europa certamente per un motivo: ci aiutano a scoprire il mondo. Infatti — afferma il p. Nicolas — alla luce della sua esperienza personale in Giappone, «la comunicazione tra le varie civiltà avviene, infatti, attraverso i rifugiati e i migranti: è così che si è creato il mondo che conosciamo. Non si è trattato soltanto di aggiungere culture a culture: è avvenuto un vero e proprio scambio. Questo ci dice la storia. Anche le religioni — il cristianesimo, l’islam e l’ebraismo — si sono diffuse nel mondo grazie ai migranti che hanno abbandonato i loro Paesi e si sono mossi da un luogo a un altro».
Senza i migranti «saremmo chiusi dentro la nostra cultura, convivendo con i nostri pregiudizi e con i nostri limiti»: con loro i Paesi devono «aprirsi a dinamiche nuove». Per cui «proprio grazie ad essi continuiamo ad approfondire l’umanesimo».
«È giunto il momento in cui l’umanità si deve pensare come un’unità e non come un insieme di tanti Paesi separati tra loro con le loro tradizioni, le loro culture e i loro pregiudizi», continua il P. Generale, concludendo che possiamo imparare proprio dai migranti «ad avere come orizzonte il mondo… ad essere persone del mondo».