Roma.Tessere una rete verso le carceri
Emergenza rifiuti (umani). Così Padre Valletti SJ titolava il suo intervento mensile sulla rivista Popoli parlando del mondo delle carceri. I penitenziari italiani sono diventati una “discarica umana”, prosegue l’articolo, una vera emergenza sociale perché non coinvolge solo le singole persone che stanno scontando una pena, ma anche tutto il tessuto sociale che gravita intorno a loro, a partire dalle famiglie e dai bambini. Un buco nero, spesso dimenticato, dove invece si intrecciano problematiche molto diverse: immigrazione, tossicodipendenza, disagio sociale e psichico, anche minorile, emarginazione. La rete della attività sociali dei Gesuiti italiani (Jesuit Social Network Italia Onlus, www.jsn.it) sta prendendo sempre più coscienza che il carcere è spesso il punto di arrivo di situazioni di bisogno che in qualche modo riguardano tutte le realtà in cui il JSN è impegnato ed è sempre più un’urgenza a cui dare risposta. Denunce sulle carenze del sistema carcerario italiano e sulle condizioni di vita dei detenuti si stanno moltiplicando, ma la ricerca di una risposta e di soluzioni adeguate coinvolgono piani molto diversi, dalla comunità in cui vive la famiglia del detenuto, alle Chiese, alla comunità cristiana, al mondo del lavoro (per un futuro reintegro), alle istituzioni.
All’interno del JSN sono 12 le realtà che si occupano di carceri, quasi esclusivamente con il lavoro di volontari preparati, ma anche con strutture e progetti innovativi e coraggiosi. Sono due i gesuiti italiani che svolgono il loro ministero come cappellani di carceri e ben di più quelli che fanno catechesi e sostegno spirituale. Come dare maggiore unità a questo lavoro e provare a pensare all’assistenza carceraria come un progetto capace di coinvolgere tutti i livelli, dalla comunità alle istituzioni, attraverso un lavoro che è prima di tutto culturale? La rete costituisce un’opportunità importante per generare processi ampi e virtuosi e per questo, lo scorso 23 settembre, le 12 realtà del JSN che lavorano a diretto contatto con il mondo carcerario si sono incontrate a Roma per avviare una riflessione e un processo verso la creazione di un coordinamento del settore carceri all’interno del JSN. Un primo passo importante per la stessa rete nazionale, perché un coordinamento significa un motore ausiliario interno che dà energia e input a tutta la rete, non solo a chi ne è direttamente coinvolto.