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Romania: 60 giovani al festival Magis

Ha avuto luogo tra il 2 e l’8 agosto in 6 luoghi diversi il festival Magis, un mix di spiritualità e lavoro, per dare ai giovani l’opportunita’ di scoprire la propria vocazione e camminare con i loro coetanei. Quest’anno, in occasione del giubileo dei 500 anni dalla conversione di Ignazio, il motto principale era “Să reînnoim toate în Cristos” (“Vedere tutte le cose nuove in Cristo”).

Il festival è stato organizzato dai gesuiti di tutta la Romania e dai laici consacrati alla spiritualità ignaziana, ed è stato proposto a circa 60 giovani, tra i 18 e i 35 anni. I ragazzi sono stati divisi in 6 gruppi, per diverse attività, svolte tra il 2 e il 6 agosto in differenti località della Transilvania:

  • Ora et labora: a Ghimes, un villaggio nei Carpazi orientali, dove godere della spiritualità vivendo una vita semplice, pregando, cucinando e lavorando insieme in mezzo alla semplicità e al silenzio.
  • Il campo con Pietre vive: si è svolto a Sibiu, in Transilvania, per scoprire la presenza di Dio utilizzando l’arte e l’architettura delle chiese, le pietre, i mattoni e i colori. La sfida era quella di scoprire come l’opera dell’uomo può condurre a Dio, e poi, spiegarla agli altri.
  • Il bibliodramma, come approccio a Dio e a se stessi cercando di vivere nelle storie della Bibbia, di interagire con le persone descritte nei Vangeli, di vivere e sentirsi presenti in queste azioni.
  • Il volontariato nei Carpazi Occidentali, rispondendo alle necessità della comunità. L’esperienza si è basata sulla spiritualità al mattino e sul lavoro al pomeriggio, cercando di incontrare la presenza di Dio costruendo case, ascoltando le persone in difficoltà e cercando di risolvere le loro urgenti necessità. L’esperienza vissuta in stile semplice: vivere in un campo, cucinare insieme, dedicare tempo alla preghiera nella chiesa locale. Una settimana iniziata con 8 persone, conclusa in 60.
  • La via Transilvanica, proposta per scoprire Dio nella bellezza della natura e per sperimentare di essere in cammino con gli altri. I 5 giorni di cammino in mezzo alla natura, decine di chilometri al giorno non sono sempre facili, ma possono trasformare lo sguardo e la propria preoccupazione verso gli altri e verso Dio.
  • Musica e teatro, per scoprire la bellezza di Dio nelle arti. I partecipanti sono stati invitati a imparare a incontrare Dio interpretando una scena della vita di San Francesco Saverio. La musica ha avuto anche un grande contributo animando le messe quotidiane locali nella parrocchia dei gesuiti a Satu Mare.

Al termine tutti i partecipanti sono tornati a Muntele Baisorii, al centro dei Carpazi Occidentali, per il festival. “Per 3 giorni, ogni gruppo ha condiviso il proprio modo di trovare Dio e i punti salienti della propria esperienza” sottolinea Lucian Drambarean, responsable CVX Romania. “Ogni giorno terminava con una messa celebrata insieme, con un fuoco da campo, musica e l’esame di coscienza. In tutti emersa la gioia di condividere e ricevere la grazia di fare nuove tutte le cose in Cristo”.

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