Siria. A Nouzha, un centro educativo per costruire la pace
A Homs i gesuiti, nonostante la guerra che da anni insanguinala Siria, lavorano per la pace, il dialogo e la solidarietà. Ne ha parlato alla Radio Vaticana il Padre Ghassan Sahoui, direttore del Centro Educativo di Nouzha. “Noi gesuiti, insieme alle suore e con quasi 100 collaboratori, lavoriamo in un Centro educativo di aiuto umanitario. Abbiamo quasi 700 bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni e un Centro anche per disabili. Accogliamo tutti senza far nessuna differenza di religione. Ci sono cristiani, musulmani, sunniti, alawiti. Viviamo e sentiamo davvero questa solidarietà tra noi. Non vogliamo più la guerra: tutti noi proviamo a vivere e ad aiutarci davvero anche se c’è la guerra e la tristezza. Sentiamo però una certa gioia nel vivere insieme, nel combattere insieme contro l’inimicizia e l’odio che purtroppo in Siria sta crescendo sempre più tra tutti i gruppi. C’è un esempio in questo Centro, che serviamo un po’ come “ponte”: lavoriamo insieme per l’uomo, per i bambini e le famiglie. Si possono incontrare da noi: questo Centro serve da vero ponte tra sunniti ed alawit. Noi cristiani, come tutti gli altri gli uomini di buona volontà, non vogliamo altro che la pace. Qui proviamo a metter da parte il dialogo politico, gli argomenti politici e proviamo a vivere e aiutare la gente sul terreno, concretamente. Basta alle armi, basta al sangue perché così non si può vivere. Sempre tantissimi morti, sempre tantissime vittime: basta, basta!”.