Siria. Il lavoro del JRS in Siria
Di fronte a tanto odio e violenza, dolore e sofferenza, numerosi cittadini si sono adoperati senza clamore e con eroismo al servizio dei loro fratelli e sorelle meno fortunati. Tra questi, il personale del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati Siria. A dispetto di ogni difficoltà, servono e accompagnano le persone più colpite, difendendole e tutelandone i diritti fondamentali.
Sono ormai sei anni che le notizie della guerra in Siria occupano le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Le violenze hanno provocato migliaia di morti e feriti, e i senzatetto si contano a milioni: sono per la maggior parte persone sfollate all’interno della stessa Siria o costrette a cercare asilo in qualche paese straniero. Molte città e centri abitati della Siria sono ridotti in macerie.
In occasione del 36 ° anniversario del JRS, P. Fouad, il direttore, ha avuto l’idea di riunire tutte le squadre per celebrare le origini, lo spirito, la visione e la missione con tutti coloro che sono parte integrante della famiglia JRS in Siria.
Si sono così ritrovati i membri della famiglia del JRS da Aleppo, Homs e Damasco. Molti di loro si sono incontrati per la prima volta. E’ stata una giornata di condivisione e riflessione sulla visione e valori del JRS. Per non pochi è stato anche un momento di conforto e nuovo vigore in un clima lontano dalle quotidiane violenze e sofferenza.
Un documentario su p. Pedro Arrupe ha aiutato a dare il tono alla giornata, che è stata chiusa con la condivisione di una torta su cui era scritto “In cammino con i rifugiati” e una foto in cui i presenti hanno creato un “collage” umano che formava le lettere del JRS.