Rinascere con il lavoro
A Scampia dieci persone hanno trovato lavoro nel Centro Hurtado. Una presenza nel quartiere che risale agli anni ‘90: l’attività pastorale, marcata da subito da una forte sensibilità sociale. La ricerca di opportunità culturali e lavorative per innescare un cambiamento nel territorio.
Mimmo viene da Pozzuoli. Ha 43 anni, sposato con 2 figli, di 4 e 10 anni. Un primo contratto di collaborazione nel 2010 poi dal 2014 un part time a tempo determinato. Una opportunità scoperta per caso, indicata da un insegnante di legatoria e restauro dei libri. Un corso al Centro Hurtado, in sinergia con Vodafone.
“Io e mia moglie siamo laureati in restauro dei beni culturali. Eravamo interessati a questo ambito, avendo una buona manualità” – spiega. Riparazione dei libri, cucitura di fascicoli e piccolo restauro, “facciamo in modo che i testi tornino ad essere fruibili. Sono libri moderni, dal ‘700 in poi”. Il lavoro inizia da un libro rotto. “Si valuta il da farsi, viene smontata la vecchia cucitura, riparate le carte con carta giapponese, poi ricucito a mano, laddove possibile vengono recuperate le copertine originali. Studiamo poi grafica e materiali per realizzare agende, diari, porta penne, cornici. È innanzitutto un lavoro e mi dà la possibilità di guadagnare e portare avanti la famiglia. Un impiego un po’ passato di moda, con l’avvento dei computer, ma che a me piace tanto e decisamente creativo.
Lavorare al Centro Hurtado mi ha poi permesso di scoprire Scampia, le persone che vi abitano, il progetto dei gesuiti, ambiti che non conoscevo. Ho incontrato persone con diversi disagi, alcuni che vengono dal carcere. Abbiamo realizzato insieme progetti per il recupero dei detenuti e il loro reinserimento nella società. Esperienze davvero arricchenti e significative”.
Leggi l’articolo completo sulla rivista “Il Santo dei miracoli”