Sud Africa. Gesuiti invitano lo Stato a fermare la xenofobia
La xenofobia in Sud Africa è in diretta contraddizione con la fiducia nell’umanità o “Ubuntu” professata nella Costituzione
Il Jesuit Institute of South Africa ha condannato con forza la violenza contro gli stranieri e i loro commerci. I gesuiti del Sud Africa hanno dichiarato che li ha colpiti il dibattito sulla eventuale matrice xenofobica di una serie di attacchi sistematici ai danni di oltre ottanta negozi di proprietà di stranieri e di persone di origine straniera, che, secondo i Gesuiti, non possono essere considerati semplicemente atti criminali o di violenza politica. L’istituto ha aggiunto che la xenofobia in Sud Africa è in diretta contraddizione con la nazionale “professata fiducia nell’umanità o Ubuntu” ed è un chiaro atto di disprezzo nei confronti della cultura dei diritti umani, fondamentale nella Costituzione sudafricana”.
“Il rifugio della protezione offerta dalla nostra Costituzione si estende a tutti noi in quanto esseri umani, riconoscendo la nostra intrinseca dignità e uguaglianza davanti a Dio”, scrive l’Istituto. “Ciò è in armonia con la dottrina sociale della Chiesa sulla dignità dell’essere umano e secondo il principio di base di Ubuntu – ‘Umuntu ngumuntu ngabantu’ una persona è una persona attraverso altre persone”. L’istituto ha invitato il governo ad agire con celerità. “Lo Stato fallisce quando non protegge adeguatamente tutti coloro che vivono entro i suoi confini, quando non applica la legge o non educa i propri cittadini ad interagire in modo corretto con i non-cittadini”.