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Cura del creato

Tracce di ecologia integrale a Trento

Negli ultimi mesi, la Fondazione Sant’Ignazio di Trento ha sentito forte l’esigenza di rimettere al centro il tema della “cura del creato”, che scivola gradualmente ai margini del dibattito pubblico. Lo ha fatto trattando questa tematica non come un argomento da convegno, ma come modo di guardare e abitare il mondo, per poi aggiungere un tassello fondamentale: l’azione, la pratica quotidiana.

È da qui che sono nate due iniziative organizzate a conclusione dell’anno sociale: Il lavoro che riconnette e Rigenerare case e territori. Due appuntamenti diversi nello stile e nei destinatari, ma uniti da una stessa domanda: come possiamo prenderci cura, oggi, del mondo che ci è stato affidato?

Nel primo incontro, guidato da p. Mauro Bossi SJ, Villa Sant’Ignazio ha accolto un gruppo eterogeneo di persone accomunate dal desiderio di comprendere meglio la crisi ecologica e di lasciarsene toccare nel profondo. Attraverso due giornate di esercizi esperienziali, silenzi, parole condivise, il laboratorio ha aperto uno spazio di consapevolezza e di speranza: per riconnettersi a se stessi, alla Terra e alle altre persone. Un tempo, quindi, per capire che la conversione ecologica non è solo un problema tecnico, ma una trasformazione spirituale. Padre Bossi si è ispirato a The Work That Reconnects, l’approccio trasformativo ideato dall’eco-psicologa Joanna Macy, pensato proprio per aiutare le persone a rispondere in modo consapevole e creativo alle crisi ecologiche, sociali e spirituali del nostro tempo. Con il confronto e l’esperienza diretta, questo metodo aiuta a superare il senso di impotenza e di isolamento, generando connessione e motivazione. Un cammino che non offre soluzioni immediate, ma apre la possibilità di risposte collettive, radicate nella gratitudine e nella responsabilità condivisa.

Pochi giorni dopo, la riflessione si è spostata sul piano del “fare”. Con la tavola tecnica Rigenerare case e territori, la Fondazione ha voluto portare il tema della cura del creato dentro scelte più concrete: quelle legate alla rigenerazione delle nostre case, degli edifici in generale e dei territori montani in cui viviamo.

Il p. Davide Dell’Oro SJ, ricercatore e consulente ambientale, ha presentato la ricerca From Energy Burden to Climate Action, realizzata con la Stanford University e il Politecnico di Milano, dedicata alla riduzione delle emissioni e alla decarbonizzazione del patrimonio immobiliare della Compagnia di Gesù. Accanto a lui, l’architetto Mauro Marinelli ha offerto una prospettiva “dalle terre alte”, raccontando come l’architettura possa rigenerare i territori montani, restituendo senso e vita agli edifici esistenti. A seguire, alcuni rappresentanti di rilievo di istituzioni e organizzazioni del territorio – da ITEA ad ANCE e FIMAA, dalla Diocesi di Trento alla Fondazione Crosina Sartori Clock e Comune di Trento – hanno dato vita a un dialogo vivace e molto competente su come costruire insieme una cultura pratica della rigenerazione.

In entrambi i casi, l’intento è stato lo stesso: tenere insieme le due dimensioni della cura, quella interiore e quella operativa. Perché la conversione ecologica non si realizza solo con nuove tecnologie, ma con un nuovo sguardo. E questo sguardo nasce quando persone, comunità e istituzioni tornano a sentirsi parte di un cammino condiviso.

La Fondazione Sant’Ignazio continuerà a percorrere questo cammini: per promuovere luoghi di dialogo, di riflessione e di azione condivisa. Perché, come ci ricordava papa Francesco, «tutto è connesso» e prendersi cura del creato significa, in fondo, prendersi cura di noi stessi e degli altri.

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