Trieste. Una comunità verso est
Trieste, città di confine, città mitteleuropea, città porta sui Balcani… Qui la Compagnia di Gesù lavora da più di un secolo, quando Trieste era il porto dell’impero austro-ungarico. E’ la presenza dei gesuiti italiani verso est: un ponte verso quel “secondo polmone europeo” che Giovanni Paolo II ha voluto sottolineare nel suo pontificato.
Oggi è una comunità apostolica che, pur segnata da una elevata età dei suoi membri, è impegnata su vari fronti pastorali: la parrocchia del S. Cuore, il Centro culturale Veritas , il Centro giovanile di Villa Ara e la cappellania del carcere circondariale.
La comunità è composta di 10 persone (8 presbiteri e due Fratelli) che con la presenza di un laico, responsabile del centro giovanile e legato apostolicamente alla Compagnia, svolge un servizio ricco e stimato in città e in diocesi.
La storia di Trieste e la collocazione geografica (Carso) della città ci insegnano che lavorare in questo luogo esige un “cuore libero”, spazzato dalla bora, e capace di dialogo con questo “piccolo” mondo che da sempre si qualifica interculturale, interreligioso, interetnico, un mondo ricco di sfide e di opportunità.