Una proposta per affrontare il “disincanto esistenziale”
Un itinerario specifico per persone dai 27 ai 33 anni, «per prendere sul serio ed accompagnare quella fase della vita che chiamo del “disincanto esistenziale”»: così p. Francesco Cavallini presenta un’esperienza nuova, il percorso “Il mestiere di vivere”, maturata a Milano e che oggi propone a Palermo.
La proposta riguarda una tappa della vita «che tutti attraversano e può essere molto destabilizzante ma anche una grande opportunità per un salto di qualità», spiega il gesuita. Per “disincanto esistenziale”, aggiunge, intende schematicamente due cose: «Quel momento in cui percepisco che, pur avendo raggiunto gli obiettivi che ti eri dato e sui quali avevi riposto la speranza di una vita piena e realizzata, di fatto non sei soddisfatto». Esempi? «Mi laureo, inizio a lavorare, ho una fidanzata, acquisto l’indipendenza economica, vado a vivere da solo…eppure…non mi basta….e lo scopro in questo momento…». Seconda accezione si verifica «quando sei in quella fase esistenziale in cui prendi atto che la vita non è andata come avresti voluto. Hai già avuto una delusione sentimentale e anche professionale (frustrazione per un lavoro che non è quello che volevo o come me lo aspettavo, ecc.) e non sai bene come muoverti circa il futuro».
Queste tappe vanno accompagnate, dice padre Cavallini, con meditazioni,”esercizi”, compiti, input, specifici.«Può essere una tappa di ridefinizione della vita molto bella, anche vocazionalmente!. .Non basta proporre solo le “lectio divine”, ma qualcosa di specifico che, grazie all’esperienza dei questi anni, ho tradotto in un “cammino” con una scansione specifica». Questa del “Mestiere di vivere” che si confronta con il disincanto esistenziale, aggiunge, «penso possa essere una buona intuizione pastorale a beneficio anche di altri».