“Veliero” in rete, per continuare a navigare con tanti giovani
La testimonianza di Gloria, neomamma, e l’importanza della relazione, sull’esperienza proposta dai gesuiti di Villapizzone.
Il Veliero è un cammino proposto dai gesuiti di Villapizzone, Milano, un appuntamento mensile rivolto ai giovani tra i 19 e i 35 anni. Al mattino sono previsti momenti di preghiera personale, condivisione della Parola in gruppo ed Eucarestia. Al pomeriggio incontri formativi su tematiche di carattere sociale, etico, politico. Il pranzo è in condivisione. Tra le altre proposte per giovani “la bussola” per scegliere con consapevolezza, libertà e responsabilità, gli Esercizi Spirituali, corsi di psicodramma e la messa giovani, con un tempo di ascolto e condivisione della Parola. Domenica 26 aprile oltre 120 le richieste di connessione.
“Credo che il Veliero sia stato e sia tuttora per noi un percorso fondamentale per la nostra crescita spirituale e sociale. Ci siamo imbarcati in questa avventura ormai 5 anni fa con l’idea di proseguire una serie di incontri inizialmente a carattere vocazionale divenuti oggi per tanti giovani accompagnamento nella preghiera e formazione nella vita quotidiana” così scrive Gloria Brembilla, 31 anni, sposata con Luca, 32 da poco genitori della piccola Elisabetta.
“Lo schema degli incontri così pensati a partire dalle nostre esigenze è molto semplice: una lectio, un momento di silenzio personale, la condivisione a gruppi, la celebrazione della messa, il pranzo insieme. Nel pomeriggio cerchiamo poi di coinvolgere ospiti o testimoni per aiutarci ad approfondire tematiche di attualità o di interesse del gruppo. Una domenica al mese recuperiamo cosi la percezione di una chiesa concretamente connessa alla vita perché in continua “navigazione”, pronta a confrontarsi con le esperienze del mondo alla luce di una Parola che sa aprire lo sguardo”.
Il gruppo attualmente è composto da 70 persone. “Proprio la partecipazione aperta a tutti e la ricchezza della Parola pregata e condivisa hanno fatto del Veliero un percorso particolarmente fecondo. Noi lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle con l’arrivo da poco più di mese di Elisabetta, nostra prima figlia così tanto attesa da rappresentare per noi in concreto quel “nulla è impossibile a Dio” che l’angelo annuncia a Maria. Perfino in questo tempo di lockdown e incertezza, la nostra casa mantiene il profumo di questo dono…e cerchiamo di condividere la nostra gioia con amici e parenti grazie ai vari mezzi di comunicazioni a distanza”.
E il veliero? “E’ stato così naturale anche pensare di proseguire gli incontri in digitale e, senza farlo apposta, nell’incontro di domenica scorsa dalle letture del mattino fino alla testimonianza del pomeriggio il tema chiave è stato proprio il valore della relazione… Tra gli spunti lasciati dalle nostre ospiti, mi risuona in testa la frase che piuttosto che isolamento sociale si dovrebbe parlare di isolamento fisico, proprio perché è fondamentale per la nostra vita, e perfino per la nostra salute fisica, continuare a coltivare in modo attento le relazioni” confida.
“Non è facile trovare un significato a questo tempo per il mondo e per la chiesa, un tempo per noi così prezioso perché ci permette di gustare a pieno con ritmi più rilassati l’essere genitori, ma che per altri rischia di essere momento di profondo scoramento. Mi torna in mente il titolo di un libro di Silvano Fausti :”Occasione o tentazione?” L’augurio è che ciascuno possa cogliere l’opportunità innanzitutto per ascoltarsi di più… Credo che non si possa trovare un senso alla propria vita lontano dalla situazione che si sta vivendo”.