Nicolò Mazza
Nascerà un germoglio
Con il recente sussidio per la preghiera dal titolo Nascerà un germoglio, edito dalle Edizioni Dehoniane di Bologna, il giovane gesuita Nicolò Mazza propone un itinerario di preparazione al Natale attraverso le vicende del re Davide.
Secondo l’Autore, pur nascendo come una devozione popolare, la Novena può diventare un’espressione autentica dell’esperienza cristiana, una metafora viva dell’attesa del Signore che viene, attraverso l’ascolto attento di una Parola che chiede ed esige di diventare corpo: corpo di Gesù nato a Betlemme, corpo della Chiesa che siamo noi battezzati, corpo del Cristo risorto che torna alla fine dei tempi e infine corpo delle nostre storie personali, ovvero di ciascuno di noi.
Rispetto ad altri sussidi già esistenti, la novità di questa Novena consiste, se non nel contenuto, almeno nell’approccio, nel quale Nicolò Mazza ha tentato di riportare al centro la Parola di Dio, attraverso un percorso ispirato alla spiritualità ignaziana e all’architettura propria degli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola, e sul cui sfondo si stagliano i momenti salienti che scandiscono la lectio divina monastica, arricchendoli, nella parte conclusiva, con alcuni passaggi proprî della liturgia delle ore. Gli spunti per la meditazione, che si sviluppano attorno a delle semplici parole-chiave, vogliono inoltre ispirarsi a uno stile meditativo a cui Papa Francesco ci ha ormai abituati.
Senza dunque rinunciare alla pluriforme tradizione della Novena natalizia, l’Autore ha voluto proporne uno svolgimento originale, non eccessivamente articolato, ma neanche deprivato dei suoi elementi essenziali e costitutivi, per cercare di andare incontro alle esigenze d’uso più disparate: nella preghiera personale, nella più vasta comunità ecclesiale all’interno o fuori della celebrazione eucaristica, nelle comunità religiose, in piccoli gruppi o in cenacoli di preghiera, ma soprattutto tra i giovani.