Bari. Un progetto per l’alternativa al carcere minorile
Trovare le più efficaci alternative al carcere per i minori che hanno infranto le leggi, partendo dal confronto di alcune esperienze sul campo: è quanto prevede la ricerca internazionale e interdisciplinare, finanziata dalla Regione Puglia, promossa dai gesuiti della Cappella dell’Università di Bari e dal gruppo giovanile della FUCI. A confronto il capoluogo pugliese e la capitale del Perù. Da due anni i professori Marilena Colamussi, Letizia Carrera, Antonietta Curci, docenti dell’Università di Bari – dei dipartimenti di Diritto Penale Minorile, Sociologia e Psicologia Generale – e alcuni operatori peruviani della Red Encuentros–Casa de la Juventud di Lima, portano avanti uno scambio approfondito per la messa in comune delle “buone pratiche” nel settore della “Justicia Juvenil Restaurativa” (JJR), definita in inglese Restaurative Justice .
Nell’ambito del progetto di recente si è tenuta la visita di tre operatori peruviani in Italia (tre figure professionali con ruolo dirigenziale) per una conoscenza approfondita dei principali servizi operanti nel settore; particolarmente significativo è stato l’incontro con il Centro di Formazione di Roma. Per una settimana gli operatori di Lima sono stati ospitati a Roma e Bari usufruendo delle competenze dell’Università e comunicando a loro volta le esperienze migliori sviluppate nel loro Paese. Inoltre il Tribunale per i Minorenni di Bari ha richiesto l’intervento di Padre Francesco Cambiaso SJ e delle docenti impegnate nel progetto nel quadro di un affollato corso di formazione per avvocati e magistrati. A breve i risultati del lavoro svolto dovrebbero essere pubblicati in un volume per i tipi dell’Editrice Cacucci di Bari.
