Africa. L’AIDS e la Compagnia di Gesù
Il Padre Thuadi, un gesuita dell’Africa Centrale, propone la sua riflessione sulla profonda identità gesuitica che possiede l’AJAN (la rete dei gesuiti africani per la lotta all’AIDS): “La cura dei malati faceva parte integrante dell’apostolato dei nostri primi compagni a Roma, e della Compagnia di Gesù fin dall’inizio. Essi si occuparono dei malati di peste”. Oltre a ciò, Padre Thuadi sottolinea che l’AJAN vuole affrontare i problemi connessi con l’AIDS attraverso l’educazione e la formazione, sulla linea della tradizione pedagogica della Compagnia. “Io vedo proprio qui – afferma – il valore delle nostre azioni e la loro portata, senza ignorare le sfide che ci attendono”. Adam, un novizio della Compagnia, guarda anche lui alla storia dei gesuiti riflettendo sulla sua esperienza al Centro AJAN di Nairobi, e afferma: “Nel 1646 Athanasius Kircher rappresentò la missione della Compagnia di Gesù nel mondo come un grande albero con numerosi rami e centinaia di foglie, ciascuna delle quali rappresentava una comunità della Compagnia. Questo disegno, l’Horoscopum Catholicum Societatis Jesu, mi fa ricordare la risposta della Chiesa all’HIV/AIDS. Mi sono reso conto che il lavoro dei gesuiti e dei loro collaboratori è una parte piccola, ma importante, di una risposta più ampia, uno dei numerosi rami di questo grande albero”.