Reggio Calabria. Una comunità che “non tace”
Sul territorio, in prima linea. La comunità di Reggio Calabria, formata da quattro Padri, “è riconosciuta dalla Provincia come luogo di impegno prioritario vista la situazione della città”, dice il superiore, Padre Giovanni Ladiana SJ.
I due Padri più anziani, P. Enzo Fiorenza e P. Luca Fusco, sono impegnati prevalentemente nella chiesa ‘degli Ottimati’ per le confessioni, l’ascolto e la celebrazione delle Messe. Gli altri due Padri, P. Vincenzo Toscano e P. Ladiana, sono invece più presenti direttamente sul territorio. Il primo come assistente del MEG ( anche a livello regionale), come docente di religione al liceo classico e di etica alla scuola di formazione sociopolitica diocesana e come collaboratore del P. Ladiana presso la cappella universitaria. Il superiore, oltre che cappellano all’Università, è assistente della Cvx e dei giuristi cattolici. “Le CVX seguono direttamente un centro di prima accoglienza per gli immigrati”, ricorda P. Ladiana, che è anche vicedirettore della scuola di formazione sociopolitca diocesana, dove insegna antropologia biblica. La Comunità è anche tra i fondatori e gli animatori del Movimento ‘Reggio non tace’. Il Movimento è nato da semplici cittadini che, il 3 gennaio 2010, dopo il gravissimo attentato dinamitardo ai danni della Procura Generale di Reggio Calabria, si sono ritrovati per riflettere insieme e confrontarsi per sviluppare nuove proposte e iniziative concrete contro la ‘ndrangheta. In questi anni petizioni, indagini, conferenze e animazione di marce e manifestazioni hanno visto il Movimento in prima fila. “La città si aspetta molto dalla nostra comunità, anche perchè siamo una della poche voci libere e promuoviamo iniziative culturali di spessore”, dice il superiore. Sia le attività del Movimento che il lavoro con gli immigrati e le varie iniziative culturali lanciate hanno visto “la collaborazione con tante forze laiche, con non credenti e persone di altre confessioni religiose”.