India. Padre Puthussery in aiuto degli immigrati in Kerala
Padre Martin Puthussery SJ, originario del Kerala, ma membro della Provincia di Calcutta, è tornato in Kerala nel luglio 2011 per occuparsi dei lavoratori immigrati. Migliaia di poveri di origine tamulica, bengalese, dell’Orissa e del Bihar arrivano nel ricco stato del Kerala in cerca di lavoro. Molti di questi immigrati sono guardati con sospetto dai locali e considerati potenziali criminali. Alcuni di loro, sospettati di terrorismo, finiscono in prigione. E’ il caso di Kora che il P. Puthussery ha tirato fuori di prigione e aiutato a tornare nel Bengala Occidentale, da cui proveniva. P. Puthussery parla bene il malayalam, la sua lingua madre, e il bengalese e questo gli facilita il lavoro di mediazione tra i locali e gli immigrati. I tribunali del Kerala gli chiedono spesso aiuto come interprete nel corso degli interrogatori degli immigrati dalle regioni dell’Est. Insieme a due suore ha dato recentemente vita al Migrant Workers’ Movement (“Movimento dei Lavoratori Immigrati”) nella città di Ernakulam che offre aiuto legale agli immigrati. Il progetto costituisce una grande sfida e comporta una enorme massa di lavoro. “Ufficialmente, dice il P. Puthussery, ci sono oggi in Kerala 1,3 milioni di lavoratori immigrati, ma le statistiche non ufficiali parlano di circa tre milioni, di cui il 40% provengono dagli impoveriti distretti del Bengala Occidentale”.