Macerata. Concluso processo diocesano per beatificazione Matteo Ricci
Matteo Ricci, il gesuita italiano che ebbe un ruolo fondamentale nell’introduzione del cristianesimo in Cina, l’11 maggio farà un ulteriore passo ufficiale verso la santità. Il 9 febbraio Mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata, ha annunciato la conclusione del processo diocesano per la beatificazione del gesuita. L’iter era iniziato nel 1984, quando il Ricci era stato dichiarato “servo di Dio” ma in seguito la causa subì un periodo di stallo. Il “processo” fu riaperto da Giuliodori nel 2010, durante le celebrazioni per il 400mo anniversario della morte di Ricci. Secondo la legge ecclesiastica, Giuliodori formò un tribunale incaricato di ascoltare le testimonianze e di raccogliere informazioni per appurare se Ricci, durante la sua vita e dopo la morte, fosse considerato un uomo santo e se ancora esiste una devozione verso di lui. Il Postulatore della causa è il gesuita P. Tony Witwer. Il tribunale sarà ufficialmente sciolto il 11 maggio e tutta la documentazione spedita a Roma, alla Congregazione per le Cause dei Santi, dove sarà esaminata da storici, teologi e cardinali. Nato a Macerata nel 1552, Ricci morì a Beijing nel 1610. Durante il suo soggiorno in Cina, divenne il primo occidentale ad essere invitato nella Città Proibita, fu consigliere di corte per l’Europa e la sua cultura, e ottenne dall’Imperatore protezione ed appoggio.