America Latina. La voce dei Provinciali e il nuovo Papa
Buena Voz ha raccolto le dichiarazioni di tre Padri Provinciali della Compagnia di Gesù in America Latina che hanno espresso il loro parere sull’elezione di Jorge Mario Bergoglio a nuovo Papa, il suo impatto, le aspettative e il significato che ha per loro il fatto che un gesuita sia la massima autorità della Chiesa Cattolica. Convergente, nelle parole dei tre Provinciali, è la percezione di identificazione del Papa Francesco con i poveri e la sua intenzione di avviare un pontificato per loro. Inoltre sono d’accordo nell’affermare che la sua proposta sarà trasmettere questo atteggiamento a tutta la Chiesa, affinché sia semplice e lontana dallo sfarzo e degli sperperi. Per Alejandro Tilve, Provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina e Uruguay, il nome Francesco ha uno scopo unico e diverso da tutto quello che è stato detto in questi giorni: “Trascendere i confini di ogni congregazione religiosa ed essere universale”. Ricorda che Bergoglio è un “uomo di Chiesa incline alle necessità degli altri, austero, devoto e di governo”. Francisco de Roux, Provinciale della Colombia, da parte sua ha parlato della reazione della Compagnia di Gesù di fronte all’elezione di Fancesco: “abbiamo accolto la nomina con discrezione, senza atteggiamento di trionfo. Ci metteremo al servizio di questo Papa, come di tutti gli altri”. Per De Roux il fatto che il Papa sia gesuita determina alcuni tratti in comune con tutti gli altri gesuiti: “Non si cerca prestigio, fama né potere, ma la semplicità, come Gesù Cristo. Nel suo stile, il Papa è un fedele gesuita”. Per Miguel Cruzado, Provinciale del Perù, la scelta del nome Francesco implica una prospettiva che ha quattro dimensioni: “Primo, i piedi scalzi; secondo, il Vangelo: Francesco non voleva molte regole per il suo Ordine, ma voleva che la regola fosse il Vangelo; terzo, la missione di Francesco fu ricostruire una Chiesa in rovina, Francesco significa qualcuno che ricostruisce le mura ferite della Chiesa; quarto, è una tradizione di amore per la vita, la natura, è uno sguardo positivo verso la creazione”.