India. Gesuiti per la giustizia sociale, in rete con le forze laiche
Dal 15 al 17 marzo trenta gesuiti insieme ad alcuni collaboratori e leaders laici hanno partecipato ad un seminario di tre giorni che si è tenuto a New Delhi presso l’Indian Social Institute. Il tema dell’incontro era: “Il nostro impegno per la nazione in divenire”. Il P. Edward Mudavassery, Provinciale dell’Asia Meridionale, ha dichiarato che la regione “sta cambiando molto velocemente e abbiamo bisogno di rispondere rapidamente e in modo adeguato per offrire un impegno di azione sociale in una cornice che dia risposte appropriate alle sfide attuali”. I più colpiti sono i dalits (gli oppressi), gli indigeni, i contadini, le tribù nomadi, i nullatenenti rurali e i poveri dei ghetti urbani. Anche le donne hanno molto sofferto tra le comunità emarginate. Il crescente divario tra ricchi e poveri ha bloccato lo sviluppo e la giustizia. Nel documento finale si legge: “Sfratti e trasferimenti hanno causato il caos. Il sistema di gestione della giustizia criminale non è riuscito a risolvere i problemi di sicurezza delle minoranze”. Parte della strategia del JESA (Jesuits in Social Action), organizzatore del Convegno, sarà tessere alleanze, costruire reti e fare coalizioni con forze laiche, oltre a sostenere azioni di massa per richiamare l’attenzione e fare pressione sul sistema di governo politico. Il piano di azione comprende anche lo sviluppo di un sistema di monitoraggio delle istituzioni statali per la trasparenza e responsabilità nelle prestazioni.