Scuole. Il Kairòs, un tempo opportuno
Il Kairòs… “tempo opportuno”. Si, ma momento opportuno per cosa?! si chiedevamo molti partecipanti alla fase di formazione per diventare “leader”. Infatti un elemento qualificante del ritiro Kairòs risiede proprio nel fatto che l’équipe che conduce il ritiro è composta da nove “studenti-leader”che hanno già vissuto questa esperienza, si sono formati e, pur essendo compagni e coetanei dei partecipanti, presentano testimonianze, guidano i gruppi di condivisione e, di fatto, sono i veri “rettori” del ritiro.
Aprile è stato proprio un “mese di Kairòs”, in quanto gli studenti del Massimo di Roma hanno partecipato a questa esperienza dal 18 al 21 aprile scorsi presso il Monastero dei Padri Carmelitani scalzi di Caprarola, mentre un gruppo del Sociale di Torino insieme ad uno del Leone XIII di Milano l’hanno vissuto a Susa (TO).
“Un’esperienza irripetibile – commentano alcuni ragazzi del Massimo – da prendere forse senza pensarci troppo sù, difficile, certo, in quanto ci viene chiesto di viverla con forza e integrità. Forse il primo vero passo nell’età adulta”!”
“Il Kairòs? Nessuno sa cos’è, eppure lo giudicano – racconta Carlotta, Kairòs-leader del Leone XIII – ho vissuto questa magnifica esperienza due volte, come partecipante e come leader. Come leader ho visto i volti di alcuni ragazzi cambiare, non le persone, i volti. Personalmente non penso che lo scopo sia cambiare le persone, ma provare a dare loro una visione diversa!”.
Camilla e Amir, leader da Torino aggiungono: “A noi il Kairos piace riassumerlo col suo motto: Il primo giorno dubiti, Il secondo giorno piangi, Il terzo giorno ti fidi, Il quarto giorno lo vivi. È una frase difficile da capire se non si vive questo cammino, ma pensiamo che per chi l’abbia vissuto sia il concetto che meglio lo rappresenta e lo riassume”.