Roma. A Padre Castelli il premio letterario ‘Giuseppe Bonura’
Il quotidiano “Avvenire”, in occasione del Salone internazionale del Libro di Torino, assegna il Premio letterario per la critica militante Giuseppe Bonura, ormai arrivato alla quarta edizione, a padre Ferdinando Castelli, storico scrittore della “Civiltà Cattolica”, che nella sua lunga carriera critica ha sempre esplorato il territorio di confine tra espressione letteraria e inquietudine spirituale. Il prestigioso riconoscimento viene consegnato oggi pomeriggio presso la Sala Blu del Lingotto. Già docente di Letteratura e cristianesimo presso l’Istituto di scienze religiose della Pontificia Università Gregoriana, P. Castelli ha dedicato la sua instancabile attività al rapporto che lega la letteratura ai temi dell’assoluto e del mistero. La sua vasta bibliografia, al centro della quale campeggiano i tre volumi dal titolo “Volti di Gesù nella letteratura moderna” (1987, 1990, 1995), comprende numerosi testi ormai classici quali “Letteratura dell’inquietudine” (1963), “Sei profeti per il nostro tempo” (1972), “I cavalieri del nulla” (1977), “Volti della contestazione” (1978), “In nome dell’uomo” (1980), “Carlo Bo. Una vita per la letteratura” (1996), “Nel grembo dell’ignoto” (2001), “Risvegliò il mondo” (2006, sulla figura di Francesco d’Assisi nella letteratura del Novecento), “Se ci fosse un Dio” (2008), “All’uscita del tunnel” (2009), “Dio come tormento” (2010). Recentissimi, editi entrambi da Ancora, “Sentinelle dell’assoluto” (2012) e “Cento finestre su Dio” (2013). Presso la Libreria Editrice Vaticana è infine apparsa nel 2012 la raccolta di ‘scenografie letterari’ “El Gran Teatro del Mundo”, il cui titolo riprende quello di un’opera di Calderon de la Barca.