Siria. Padre Frans van der Lugt: “Difficile sopravvivere a Homs”
Padre Frans van der Lugt, un gesuita olandese attualmente residente nella città siriana assediata di Homs, ha scritto recentemente una lettera nella quale descrive dettagliatamente le condizioni estreme in cui versano coloro che vivono ancora in città. Secondo quanto riferito dal gesuita, i siriani devono affrontare la mancanza di cibo e carburante, e anche nelle case abbandonate i viveri sono esauriti. “La malattia ha colpito alcuni di noi e bussa alla porta di altri. Da più di 15 mesi nessun alimento è arrivato nella nostra regione; per mesi abbiamo potuto contare sui depositi locali ma questi sono ormai vuoti”, scrive il Padre van der Lugt e descrive la mancanza di rifornimenti in Siria in termini desolatamente precisi. “Sopravviviamo con quel poco cibo che ancora rimane nelle nostre case ma che presto si ridurrà a semola di grano e anche questa presto finirà. Ringraziamo Dio che ognuno di noi riceve ancora 1 kg di farina a settimana, ma non sappiamo per quanto tempo ancora ciò sarà possibile”. Sebbene le condizioni di Homs appaiano cupe, P. van der Lugt racconta della speranza che i residenti coltivano anche nel bel mezzo delle loro lotte. “C’è un clima di amore, accoglienza e interazione, e quelli che rimangono sentono che siamo un gruppo”, dice. I siriani di Homs cercano di apprezzare in positivo il poco che hanno, cioè la presenza reciproca, allo scopo di riuscire a superare la crisi. “Ognuno di noi deve fare di più per aiutarci l’un l’altro”.