Roma. “Io sostengo da vicino”, la campagna per i rifugiati
Un semplice paio di occhiali può fare la differenza nell’apprendimento della lingua italiana. Un tutore per un polso o per una caviglia può essere risolutivo nella riabilitazione di una vittima di tortura. “Io sostengo da vicino” è la campagna promossa dal Centro Astalli che chiede di sostenere un rifugiato che vive in Italia nelle sue primissime necessità: un pasto caldo, un aiuto per le spese mediche, l’assistenza alle vittime di tortura, l’inserimento scolastico dei bambini rifugiati. “Noi siamo fortunati perché viviamo in un paese in pace e libero. Ma non è stato sempre così e sarebbe un grave errore darlo per scontato. Aiutare i rifugiati, anche con poco, vuol dire fare in prima persona qualcosa di concreto per rendere il mondo un posto più giusto per tutti”. Così padre Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, spiega il senso della campagna.
“Io sostengo da vicino” è promossa dal Segretariato Sociale Rai come campagna di sensiblizzazione dal 15 al 21 dicembre. In quei giorni i canali Rai radio, tv e on line daranno ampia comunicazione dell’iniziativa. Lo spot è stato realizzato grazie al contributo di Massimo Wertmuller, testimonial della campagna.