Sud Sudan. Educazione e ospitalità per i rifugiati
Durante una visita alla regione del Sud Sudan, ancora in conflitto, monsignor Daniel Adwok, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Khartum, ha sottolineato l’importanza dell’educazione e dell’ospitalità per i rifugiati che vivono nel confinante distretto di Maban (Alto Nilo).
Nella sua prima visita in più di quattro anni, monsignor Adwok ha trascorso alcune impegnative giornate di incontri con funzionari pubblici, rappresentanti delle parrocchie e rifugiati. Sia i rifugiati che i membri delle comunità che li ospitavano lo hanno accolto con entusiasmo. “Oggi siete qui, in questa terra, in esilio, ma la popolazione di Maban ricorda che non molto tempo fa era anche lei costretta a fuggire verso il Nord o in Etiopia in cerca di un posto più sicuro. Perciò la vera ospitalità è molto importante”, ha detto il vescovo a un gruppo di rifugiati e rappresentanti delle parrocchie.
Prima della separazione dal Sudan, la popolazione di Maban è stata ospitata oltre confine. I ruoli si sono invertiti, ora è Maban a ospitare più di 130.000 rifugiati provenienti dallo Stato del Nilo Azzurro in Sudan. Monsignor Adwok, che ha visitato vari progetti del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS), ha sottolineato l’importanza di andare incontro alle esigenze tanto dei rifugiati quanto delle comunità che li ospitano e ha incoraggiato l’accoglienza.