Chiamata all’azione sulla crisi dell’isola di Manus
Si chiede al Governo australiano di trasferire altrove i rifugiati e le persone in cerca di asilo trattenute nell’isola
Il Servizio dei gesuiti per i rifugiati (JRS) dell’Australia e i Jesuit Social Services (Servizi sociali dei gesuiti) si sono uniti ad altre organizzazioni cattoliche nell’esprimere grave preoccupazione per la crisi umanitaria dell’isola di Manus e nel richiamare il Governo australiano a trasferire i rifugiati e le persone in cerca di asilo trattenute nell’isola.
Il Governo australiano ha chiuso ufficialmente il suo centro di detenzione sull’isola di Manus il 31 ottobre 2017. Da quel momento, l’elettricità, gli approvvigionamenti di cibo, acqua e altri servizi essenziali sono stati interrotti. I detenuti, tutti uomini che sono stati portati nell’isola situata in Papua Nuova Guinea tra il 2013 e il 2014, avrebbero dovuto essere trasferiti in sistemazioni alternative a Lorengau, una città vicina, ma molti di loro hanno rifiutato il trasferimento per paura di essere attaccati dalla gente del posto, scegliendo di rimanere nel campo rifugiati nonostante la mancanza di cibo e di acqua pulita.