Gesuiti: minacce contro i difensori della democrazia
La dichiarazione della Conferenza dei Provinciali in America Latina e i Caraibi (CPAL) della Compagnia di Gesù, diffusa dall’agenzia Fides, a difesa degli operatori sociali che hanno reso pubblica la loro opposizione alla frode elettorale del novembre scorso
“Bugie e false accuse cercano di minare il lavoro di quanti sono impegnati nell’organizzazione popolare per la resistenza pacifica e democratica; queste persone operano per la tutela del voto popolare”: lo afferma la dichiarazione inviata all’Agenzia Fides e firmata dalla Conferenza dei Provinciali in America Latina e i Caraibi (CPAL) della Compagnia di Gesù. La denuncia della congregazione dei Gesuiti difende, fra le altre persone, il lavoro di p. Ismael Moreno e condanna le minacce indirizzate a lui e ad altri operatori sociali che hanno reso pubblica la loro opposizione alla frode elettorale consumatasi del novembre scorso.
“Siamo indignati per il modo in cui si vuole mettere a tacere la voce del popolo honduregno. Né p. Moreno né gli altri menzionati sono persone violente, né hanno legami con il narcotraffico, né hanno commesso alcun crimine per il quale dovrebbero essere perseguitati”, recita la dichiarazione. “Rifiutiamo tutti i metodi intimidatori che il governo del signor Juan Orlando Hernández sta usando contro persone e istituzioni dell’opposizione. Esprimiamo la nostra più grande solidarietà e rispetto per il lavoro svolto da padre Moreno e dai compagni che sono stati accusati falsamente e sono vittime di calunnie”, sottolinea il testo.
“Di fronte a tutta la comunità internazionale, consideriamo il signor Juan Orlando Hernández e il suo gruppo responsabili della sicurezza e dell’integrità fisica e morale delle otto persone accusate ingiustamente. E li riteniamo responsabili del caos politico e sociale in cui il popolo honduregno è immerso oggi”, conclude il documento firmato da p. Roberto Jaramillo Bernal SJ, presidente della CPAL.
Attivisti sociali nel paese vivono in tensione per le continue minacce ricevute, ma vengono sostenuti dal mondo del volontariato e dalla società civile, preoccupata per la situazione della povertà in Honduras, che aumenta sempre di più. Secondo il Rapporto di fine anno 2017 elaborato dal “Foro Social de la Deuda Externa en Honduras” (Fosdeh), nel paese centroamericano il 68% della popolazione vive nella povertà, e il 2017 ha creato 300.000 nuovi poveri. (CE) (Agenzia Fides, 02/01/2018)