C’è un tempo per conservare e un tempo per buttar via
Questa frase del Qoelet ha dato il titolo al corso che si è svolto a Selva dal 27 aprile al 1° maggio con un gruppo di 80 giovani.
L’idea nasce per favorire l’incontro tra giovani che partecipano a diverse attività e gruppi legati alla Compagnia. Qui abbiamo avuto insieme un numeroso gruppo di Milano – Villapizzone, con giovani provenienti dalla Cappella di Pisa e dalla realtà di Genova.
L’iniziativa è stata possibile assecondando la “logica del dono” che da sempre caratterizza le iniziative del Capriolo. La generosità dei coniugi Pedrali, che donarono la casa ai gesuiti negli anni ’60, è diventata lo stile di Selva, caratterizzato dalla gratuità e dalla condivisione. Così s’è potuto organizzare questo corso dove le spese sono state completamente a carico dell’organizzazione anche grazie alla bella collaborazione di tanti volontari.
Questo clima di gratuità aiuta e sprona direi naturalmente le persone a sentirsi parte e a giocarsi con gusto nell’esperienza.
Le giornate si sono svolte tra passeggiate nelle splendide montagne della valle, che ci ha accolto con i primi fiori della primavera e con il grande silenzio dopo la chiusura del “circo bianco”, e i pomeriggi di preghiera, riflessione e condivisione.
Discernere e scegliere cosa è meglio per seguire più da vicino il Signore, cosa buttar via e cosa conservare, curare? Sono state le domane che ci hanno accompagnato. La genuina partecipazione di ciascuno ha permesso in pochissimo tempo di arrivare ad una buona qualità di relazione e di scambio, sentendosi tutti parte di una stessa realtà e di una comunità in cammino… in molti sensi!
Ci siamo lasciati non solo arricchiti reciprocamente ma anche portatori di un dono che desideriamo sempre più condividere con altri. Eh sì, è proprio vero che Selva semina!!
Stefano Titta SJ