Giovani Meg tra Genova e San Giovanni a Teduccio
Anche quest’anno il Meg C14 di Genova ha scelto come cammino di formazione un campo di servizio.
Precisamente nel quartiere San Giovanni a Teduccio, nelle periferia di Napoli, un quartiere complicato, segnato da una certa povertà economica e culturale. Proprio in questo contesto ci sono però iniziative di solidarietà, di impegno civile, di resistenza alla malavita e alla logica che propone, di qualità e grande spessore umano.
In una di queste realtà, Figli In Famiglia, hanno svolto il loro servizio per 8 giorni gli adolescenti di Genova. Figli in Famiglia, è nata gratuitamente dall’impegno di una donna Carmela, e un gruppo di amici che si è lasciata sollecitare dal fenomeno dei bambini “abbandonati” a se stessi, perché figli di carcerati, divorziati che non riescono a garantire né presenza né sussistenza o famiglie particolarmente povere.. Questi amici guidati da Carmela si sono indebitanti per acquisire un malconcio capannone ex-industriale per farne una “casa” in cui i bambini possono trascorrere le giornate e respirare amore, attenzione, cura, formazione. Una casa che è un “oasi” di bene e bellezza in un quartiere così provato. Figli in Famiglia è un’Associazione che tanti gesuiti conoscono per averci collaborato durante il periodo dello studio della teologia e perché è associata al JSN.
Le giornate di servizio dei ragazzi genovesi iniziano all’alba e per la maggior parte del tempo sono caratterizzate dall’attività con i bambini ospiti. Sempre però c’è un tempo dedicato alla meditazione, alla preghiera e alla riflessione personale, per lasciare emergere emozioni e sentimenti e come l’esperienza possa illuminare la vita e il proprio cammino. Infine, una grande fonte di arricchimento è dato dalle “testimonianze” che sono programmate tutti i giorni. Dalla storia di Carmela stessa a quella di vari educatori e volontari, dal consigliere comunale della commissione antimafia al Procuratore Antimafia, all’Associazione Polis che si occupa di riutilizzo dei beni confiscati alla mafia. Esempi di impegno civile, etico, spirituale, professionale che testimoniano la forza del bene e motiva all’impegno.
L’esperienza si è conclusa con due giorni di ritiro a Levanto iniziati con un bagno al mare alle 5,30 della mattina di ritorno dal viaggio in treno notturno da Napoli. Due gioni in cui ulteriormente attraverso dinamiche e meditazioni si è continuato a lavorare su di sé, a rileggere l’esperienza e cogliere come Dio abbia operato nei propri cuori attraverso ciò che si è vissuto e cosa si è potuto capire in più di Dio e della Vita.
Davvero un’esperienza molto arricchente per i ragazzi di Genova che sicuramente lascerà il segno e i frutti anche nell’ordinarietà genovese.