Astalli: “Preoccupati per il Decreto Sicurezza e Immigrazione”
Decreto legge e voto di fiducia sono strumenti inadeguati per gestire le migrazioni in Italia, dimostrano incapacità politica di uscire da logiche emergenziali
Il Centro Astalli, Servizio dei gesuiti per i Rifugiati, esprime profonda preoccupazione per l’approvazione al Senato del Decreto Sicurezza e Immigrazione.
Un insieme di misure che va a modificare sostanzialmente l’impianto normativo attuale su temi rilevanti come la protezione internazionale e l’accoglienza si avvia a compimento senza che finora ci sia stata la possibilità di una compiuta partecipazione del Parlamento.
Affrontare attraverso la decretazione di urgenza e il voto di fiducia la gestione di un fenomeno complesso e strutturale come le migrazioni rivela l’incapacità di uscire da una logica emergenziale, peraltro con una pericolosa sovrapposizione tra i temi della sicurezza e questioni del tutto diverse quali la cittadinanza, l’integrazione, l’accesso al mercato del lavoro.
Riteniamo inoltre che la comunicazione politica debba abbandonare l’approccio superficiale, conflittuale e denigratorio per riappropriarsi del suo ruolo di strumento di informazione della cittadinanza e accompagnamento di processi sociali, attraverso una piena emersione della complessità dei temi legati alle migrazioni, non tralasciando mai la dimensione internazionale in cui gravi crisi umanitarie, conflitti ed emergenze ambientali sono causa e origine del numero più alto mai registrato di migranti forzati dal dopoguerra ad oggi.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli: “Continuiamo a chiedere a chi ricopre ruoli di governo o ha responsabilità istituzionali di avere come interesse primario la coesione sociale del Paese, il futuro delle nuove generazioni e un’idea di Italia in cui la pace, la libertà e l’uguaglianza siano valori non negoziabili su cui porre le basi per la costruzione di un Paese inclusivo e plurale dove ci sia spazio di cittadinanza anche per chi arriva a vivere in Italia da migrante”.