Examen e ambiente le priorità per le scuole ignaziane
Si è tenuto da lunedì 19 a giovedì 22 novembre l’incontro delle Direzioni delle scuole della Fondazione Gesuiti Educazione, nella bella cornice di Villa Belvedere a Gressoney (AO), circondata dalle montagne e coperta dalla prima neve della stagione. Direttori Generali, Coordinatori Didattici, Responsabili della Pastorale e collaboratori della Fondazione hanno lavorato in quei giorni soprattutto sulle due priorità selezionate dall’Action Statement di Rio de Janeiro: l’examen e la politica ambientale.
Lo scorso anno i Direttori Generali avevano infatti selezionato le due priorità per la Fondazione Gesuiti Educazione tra i punti dell’Action Statement di Rio 2017. Queste due priorità sono relativi ai punti:
- The Experience of God: the delegates commit to promote the Examen of Consciousness in each of the schools to help students listen to their inner voice and learn the path of interiority.
- Caring for Our Common Home: Reconciliation with God, Humanity and Creation. The delegates commit to promoting an environmental and social policy for each of our schools and to proposing ways regional networks can clearly integrate justice, faith, and care for the environment within the curricula of the schools highlighting critical thinking, political awareness, and social engagement – all to be reflected in classroom and school practices.
Le sfide che si pongono quindi ora sono: come introdurre l’esame di coscienza nelle scuole? Con quali modalità e con quali tempi? Cosa significa promuovere politiche e visioni che abbiano cura dell’ambiente, della nostra “casa comune”, del creato, anche secondo le linee della “Laudato si'”? Come realizzare progetti che integrino efficacemente giustizia, fede, politiche sociali e ambientali nei curricula delle scuole?
Le attività proposte alle Direzioni sono partite innanzitutto dalla formazione personale. Martedì 20 novembre, infatti, p. Gaetano Piccolo SJ ha presentato alcuni spunti di riflessione sul tema dell’esame di coscienza in un’ottica ignaziana, invitando poi partecipanti, prima in una pausa di riflessione personale e poi in gruppi, a lavorare innanzitutto su se stessi, per poi pensare e progettare attività per le scuole. Sono anche state presentate alcune iniziative già realizzate in alcune scuole, con le ricadute positive e i risultati ottenuti.
Il secondo giorno di lavoro è stato invece dedicato all’altro punto, cioè la promozione di politiche ambientali, sociali e sulla cura della “casa comune”. Anche in questo caso, gli spunti formativi iniziali sono stati offerti da p. Mauro Bossi SJ di Aggiornamenti Sociali, che ha proposto un “cambio di paradigma” e di mentalità, su cui occorre riflettere per affrontare il problema con serietà, senza cadere in estremismi e in banalizzazioni. Nel pomeriggio è stato presentato un esempio di attività operative che si possono gradualmente attuare nelle nostre scuole: dalla costituzione di un “Comitato” in ogni scuola che coordini, analizzi, indirizzi, promuova e supervisioni le attività relative alla politica ambientale e alla cura del creato, per coltivare negli studenti una “cultura” e una “attenzione” a queste tematiche, promuovendo un cambio di mentalità e di prospettiva.
Sicuramente le opportunità e le sfide sono tante, complesse e ambiziose. Piccoli progetti sono già partiti e molti altri stanno per partire. papa Francesco scrive nella sua enciclica Laudato Si’: “La nostra casa comune è come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia. Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti”.
Sono stati giorni intensi di lavoro, confronto, formazione e programmazione. Non sono mancati anche momenti intensi di preghiera, così come quelli conviviali e di condivisione. E’ stato anche molto bello potersi ritrovare tutti insieme, da tutte le scuole della Provincia EuroMediterranea, che include anche le scuole dell’Albania e di Malta. In particolare, proprio i rappresentanti del St. Aloysius College di Malta hanno partecipato agli incontri delle Direzioni per la prima volta, in seguito al loro recente ingresso ufficiale nella Fondazione.