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Forum di etica civile un patto tra le generazioni

Le preferenze apostoliche universali dei gesuiti

“Un patto tra le generazioni”: questo è il titolo suggestivo del Forum di Etica civile che si tiene a Firenze, il 16 e 17 novembre. Tra gli organizzatori anche Aggiornamenti Sociali. Parliamo dell’iniziativa con il caporedattore della rivista, Giuseppe Riggio SJ.

Perché avete pensato di organizzare questa iniziativa dedicandola a questo tema?

Due anni fa, quando ci siamo ritrovati come promotori del Forum di Etica civile per scegliere il tema dell’edizione nazionale del 2019, non abbiamo in realtà dovuto confrontarci a lungo, perché il tema del rapporto tra le generazioni si è imposto alla nostra attenzione da subito.

Se guardiamo al nostro Paese è giocoforza constatare che diventa sempre più vecchio non solo perché si allunga l’aspettativa di vita, ma perché nascono sempre meno bambini e sono numerosi i giovani e le famiglie con bimbi piccoli che emigrano all’estero in cerca di migliori possibilità, in particolare sul piano lavorativo. Non solo, se ampliamo lo sguardo, uscendo anche dai confini nazionali, ci accorgiamo che su tanti temi vi è il rischio che si crei una spaccatura tra chi appartiene a generazioni diverse. Gli scioperi del Fridays for Future sono in questo momento l’esempio più noto ed eclatante, perché toccano un tema come l’ambiente, che potenzialmente può vedere contrapposti giovani e adulti, dato che la posta in gioco non riguarda solo il presente, ma anche l’avvenire.

Tuttavia, nel caso dell’ambiente così come di tanti altri temi, non si giunge a nessuna soluzione se si resta sul piano della conflittualità. Per questo ci è parso necessario e importante dedicare il percorso del III Forum di Etica civile al confronto tra le generazioni. Abbiamo poi scelto volutamente di parlare di “patto” per due ragioni: questa parola veicola l’idea di un accordo tra chi ha posizioni diverse, ma anche la costruzione di un legame che dura nel tempo. In altri termini, non si tratta di siglare un semplice contratto, che dura fino a quando vi è convenienza, ma una vera e propria alleanza tra le generazioni.

 

Che passi avete fatto per preparare il Forum in modo tale da realizzare questo obiettivo?

Per un verso siamo ripartiti da quanto c’è stato di più positivo nelle edizioni precedenti del Forum di Etica civile. I primi passi di questa proposta risalgono infatti al 2013, quando la Fondazione Lanza di Padova ne ha promosso la prima edizione con un intento ben preciso: ritrovare e rilanciare il dialogo tra quanti sono impegnati nella riflessione sui grandi temi che riguardano la nostra società e quanti danno vita a buone pratiche sul piano sociale, ambientale e in senso più ampio culturale, diffuse in tutto il territorio nazionale.

Questa intuizione originaria non ha certo perso di attualità, come testimonia l’ampia partecipazione alle varie proposte a livello locale e alla seconda edizione nazionale, tenutasi al Centro San Fedele di Milano nel 2017, sul tema della cittadinanza.

Perciò anche per questa edizione del Forum abbiamo cercato di coniugare riflessioni ed esperienze positive sul terreno, organizzando vari appuntamenti in tutto il Paese in cui il tema del rapporto fra le generazioni era affrontato da diversi punti di vista: politica, economia, lavoro, comunicazione, dialogo interreligioso, ambiente, formazione ed educazione. Sul sito del Forum si ritrovano informazioni più dettagliate sulle varie proposte che si sono tenute nel corso degli ultimi mesi (https://forumeticacivile.com). Quanto emerso da questo percorso, che è iniziato un anno fa, troverà spazio nell’incontro di Firenze, costituendo la base da cui partire.

Ma nella preparazione di questa edizione del Forum c’è stata un’importante novità sul fronte dei soggetti promotori. Non si tratta solo del fatto che sono cresciuti come numero rispetto a quelli che avevano organizzato il Forum a Milano, ma che realtà giovanili importanti, come l’Azione cattolica, l’Opera per la gioventù Giorgio La Pira o il MEG, hanno aderito al progetto del Forum di Etica civile, investendoci tempo ed energie, proponendo idee e offrendo un nuovo sguardo sulle questioni affrontate. Con una battuta si può dire che il primo tentativo di patto tra le generazioni è stato costituito proprio dal gruppo dei promotori del Forum, in cui persone di età diversa hanno imparato a lavorare insieme in vista di un obiettivo comune. E speriamo che questo lavoro porti frutto a Firenze!

 

Che cosa vi aspettate allora dall’incontro di Firenze?

Innanzi tutto che possa essere un momento positivo, anche con un clima festoso, in cui i partecipanti siano pronti e invogliati a dare il loro contributo. I relatori che abbiamo invitato – da Alessandro Rosina a Benedetta Tobagi, da Enrico Giovannini a Marco Tarquinio ed Erio Castellucci – sono figure che non hanno bisogno di presentazione, che sapranno aiutarci a mettere a fuoco i grandi nodi della questione generazionale. Ma perché si inneschi una dinamica capace di incidere nella vita del nostro Paese ci sembra essenziale favorire le connessioni tra quanti si spendono per il bene comune e sono presenti in ambiti diversi. In questa intuizione ci sentiamo confermati e incoraggiati anche dall’enciclica Laudato si’ del 2015, che con la proposta dell’ecologia integrale ci offre un quadro di riferimento imprescindibile. Per questo è importante che vi sia uno scambio tra i partecipanti, che possono portare la loro esperienza e la diversità di età, background professionale, provenienza geografica.

Abbiamo un grande bisogno di confrontarci sulle questioni principali del vivere insieme e il Forum, nelle sue edizioni nazionali e nelle iniziative locali, cerca di essere proprio questo: un luogo di circolazione di idee, di dialogo, di proposta. In questo caso con la particolare attenzione a riannodare le relazioni tra le generazioni, che è un passaggio vitale per un presente e un futuro solidali, in cui ciascuno si fa carico della sua parte di lavoro e dà il suo apporto responsabile. In questa prospettiva, ci proponiamo di rendere il Forum un luogo di sperimentazione, in cui si va oltre le letture stereotipate e la difesa di ruoli cristallizzati nel tempo che possono dividere le generazioni, per rendere possibile l’incontro tra la creatività e la sensibilità dei giovani e il patrimonio di esperienza degli adulti.

 

 

III Forum di Etica civile

“Verso un patto tra le generazioni: un presente giusto per tutti”

16-17 novembre, Firenze (Auditorium di Sant’Apollonia, Via San Gallo, 25)

La partecipazione è gratuita previa iscrizione.

PER INFORMAZIONI:  forumdieticacivile@gmail.com

Soggetti promotori:

Azione Cattolica giovani, Aggiornamenti Sociali, Centro “Bruno Longo”, Istituto di Diritto Internazionale della pace “Giuseppe Toniolo”, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Associazione Cercasi un Fine, Fondazione Lanza, Fondazione Finanza Etica, FOCSIV, FUCI, Il Regno, Associazione Incontri, Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”, Lega Missionaria Studenti, MEIC, Movimento dei Focolari, Movimento Eucaristico Giovanile, Progetto Umbertata, Opera per la gioventù Giorgio La Pira.

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