A Venezia, sui passi del pellegrino Ignazio
Lo scorso 9 luglio, nella cornice dell’Anno Ignaziano che sta per concludersi, il Centro Culturale Veritas e la Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Trieste hanno voluto fare memoria di un momento specifico della vita di Sant’ Ignazio: la sua ordinazione sacerdotale, insieme a San Francesco Saverio e altri cinque compagni, avvenuta il 24 giugno di 485 anni fa, a Venezia, presso il Palazzo del Vescovo Negusanti.
È parsa, infatti, un’occasione davvero irripetibile quella di unire in un pellegrinaggio nella città lagunare sia la celebrazione del suo ferimento e conversione che il ricordo del compiersi del suo desiderio di diventare prete. Il tutto vissuto in una dimensione comunitaria finalmente possibile dopo il lungo periodo di restrizioni imposte dalla pandemia.
Il parroco di Trieste, p. Matteo Daniele SJ, già Direttore del Collegio Universitario e Rettore della Chiesa di Santa Maria Assunta detta dei Gesuiti a Venezia, ha così individuato un percorso ricco e funzionale, e il progetto si è rapidamente sviluppato in un itinerario di più ampio respiro, a ripercorrere alcuni dei principali luoghi che hanno ospitato Ignazio: ad esempio nel prestare servizio presso l’Ospedale degli Incurabili (attuale sede dell’Accademia delle Belle Arti) o nel chiedere l’elemosina e avere conversazioni spirituali sotto i portici della Procuratie Vecchie in Piazza San Marco in attesa di imbarcarsi per Gerusalemme.
La formula proposta è stata la più semplice possibile: ognuno ha raggiunto Venezia con i mezzi che ha ritenuto più comodi, e il ritrovo è stato direttamente all’uscita della stazione; pranzo al sacco e nessuna quota di iscrizione.
L’iniziativa ha ottenuto un ampio ed entusiasta consenso: tra i partecipanti, in tutto più di cinquanta, le comunità CVX di Trieste e di Udine, il gruppo EVO di Padova, l’Apostolato della Preghiera di Treviso, alcune guide AGEVO, un religioso da Como, varie persone provenienti da Milano, Bologna, Vicenza, Verona, Padova, alcuni amici di Villa San Giuseppe.
P. Daniele ha accompagnato il gruppo, tanto numeroso quanto attento, interessato, curioso.
Abbiamo così avuto la possibilità di vedere, o rivedere, luoghi della città lagunare da una prospettiva diversa, con uno sguardo nuovo: quello della vita e del vissuto di Sant’ Ignazio, della sua autobiografia, del senso che tutto ciò ha avuto per lui e può avere per noi oggi.
Al termine della mattinata, abbiamo consumato il pranzo ospitati nell’ampio e ombreggiato cortile delle Residenza Universitaria dei Gesuiti a Cannareggio, contiguo alla splendida Chiesa di Santa Maria Assunta: ed è proprio qui che si è svolta la seconda parte della nostra giornata, nella contemplazione della bellezza della Chiesa e delle opere in essa contenute, in ascolto delle spiegazioni di p. Daniele, e, a conclusione, nella celebrazione della Santa Messa.
I saluti hanno avuto un tratto in comune: il desiderio che la giornata trascorsa insieme sui passi del Pellegrino non rimanga un’esperienza isolata, e l’augurio di reincontrarci presto.
Cristiana Babici