Aggiornamenti sociali. Editoriale – Aprire gli occhi sul mondo arabo

I fatti che stanno agitando il Mediterraneo e che coinvolgono sempre più  anche  l’Italia ci costringono ad aprire gli occhi sulla realtà del mondo arabo e a cercare di leggerla e capirla. Questo è l’esercizio che ci invita a fare P. Giacomo Costa, direttore di Aggiornamenti Sociali, nell’Editoriale di questo mese. Nessuno sembrava aspettarsi che nonostante i problemi evidenti del mondo arabo — dittature, repressione, costi della vita altissimi e forte disoccupazione tra i giovani — ci fosse una volontà da parte delle persone di ribellarsi. Una convinzione, per noi occidentali, europei e italiani, incrollabile, che invece viene smentita dai fatti quotidiani e che richiede di cambiare sguardo e di andare oltre «le paure, il calcolo degli interessi e le categorie di comprensione occidentali che nascono dalla cristallizzazione delle nostre precedenti esperienze di crisi sociali», uscendo dai nostri schemi di lettura. Vi sono due radicati pregiudizi che il pensiero occidentale ha nei confronti del mondo arabo: che in politica internazionale ci si debba attenere strettamente alla logica dell’«interesse nazionale», subordinando a questo l’importanza dei valori e facendo così prevalere come criterio dell’azione «ciò che è utile» piuttosto che «ciò che è giusto», come si è verificato in particolare nel caso delle relazioni Italia-Libia; che le società arabe siano arretrate, dominate dal fondamentalismo islamico e refrattarie ai valori di una democrazia che non può che essere importata dall’Occidente. Non è così. I fatti lo dimostrano e non si può non vederlo: vi è una nuova generazione di arabi che si rende conto che «le loro società sono state depredate dai propri governanti», e che condividono la nostra stessa, universale, «aspirazione alla libertà» e che «per decidere della loro vita non hanno bisogno della tutela occidentale».
Alla luce di tutto ciò, conclude il Direttore di Aggiornamenti Sociali, è necessario ripensare la politica estera, «adoperarsi concretamente affinché le relazioni internazionali assumano un nuovo volto», «riprendere il confronto» con una realtà internazionale in fermento e in cambiamento, che porterà certamente a mutamenti importanti a ogni livello.
MANCA LINK A EDITORIALE. NELLA MAIL C’E SOLO PDF NON SO SE VA ALLEGATO