Appello per le quattro case di esercizi ignaziani
Non potere ospitare nessuno, a causa della pandemia, ha impedito di svolgere la specifica missione dell’accoglienza residenziale per gli esercizi, e ha anche significato non poter raccogliere le offerte per sostenere un’attività, che non essendo direttamente sociale, non riceve con facilità gli aiuti più classici a chi è nel bisogno.
Una Casa di Esercizi non è mai solo una casa, un contenitore, per quanto adeguato e ben posizionato, ma un luogo di vita e di servizio di una comunità, oggi sempre più ignaziana (gesuiti insieme a laici/e, religiose/i, famiglie), che vuole essere innanzitutto testimonianza, presenza accogliente e significativa, per la buona riuscita di quell’esperienza forte e coinvolgente che sono gli esercizi spirituali fatti in modo residenziale.
I responsabili delle case di Bologna, Cagliari, Cuneo e Palermo, che sono collegate in rete nel Centro Ignaziano di Spiritualità e interagiscono strettamente nella promozione degli Esercizi spirituali, raccontano la loro storia, l’esperienza di questi ultimi mesi, le difficoltà, la gioia di continuare questo prezioso servizio.
Non sono un residuo, ma una presenza essenziale. Non sono dei sopravvissuti, ma il frutto di precise scelte, di progetti innovativi, solidi e creativi.
Le dure conseguenze della pandemia da Covid-19, però, hanno costretto le case a fermarsi in maniera secca e totale e a riprendere l’attività di accoglienza con la limitazione della recezione e i costi aggiuntivi delle disposizioni sulla riapertura (DPI ecc.).
Questa situazione grava ulteriormente sulle limitate risorse economiche di strutture, di persone, che vivono solo delle libere offerte che ricevono dagli ospiti. È un momento duro, ma – dicono i responsabili delle case – c’è ancora più forte il desiderio di andare avanti.
L’intenso racconto si tramuta quindi in appello, in una richiesta di aiuto per superare la difficoltà del momento e sostenere un’attività che, non essendo direttamente sociale, non riceve con facilità gli aiuti più classici a chi è nel bisogno.
Per sostenere le case si può fare un bonifico a: Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, causale “CIS-Case Esercizi”, IBAN IT 66 H 05696 03200 000 010 483 X17
Scarica la lettera-appello delle case di esercizi
VILLA SAN GIUSEPPE – Bologna
Dalla sua fondazione (1928) ha sempre funzionato come casa di spiritualità. È guidata e abitata da un’équipe di gesuiti e laici. Ogni anno si offrono poco meno di 50 proposte tra corsi di esercizi spirituali e corsi di formazione. Gli esercizi spirituali, semiguidati o personalmente guidati, hanno una durata molto varia per favorire al massimo le persone, da 3/4 giorni fino al mese ignaziano residenziale. Per ogni settimana di esercizi è assicurata la presenza di un’équipe di gesuiti, religiose e laici.
I corsi di formazione hanno durata diversa secondo la tipologia e riguardano sempre l’ambito spirituale: accompagnatori spirituali, discernimento spirituale, accompagnatori di situazioni prese in maggior considerazione dal magistero di Papa Francesco (LGBT, migranti, separati e divorziati ecc.)
Ogni anno passano circa 1000 persone per i corsi residenziali. A queste vanno aggiunti coloro, dagli 80 ai 180, che frequentano i ritiri mensili.
POZZO DI SICHAR – Cagliari
La Casa di Esercizi spirituali Pozzo di Sichar, a Quartu Sant’Elena (CA), è principalmente orientata alla diffusione degli Esercizi spirituali e degli Esercizi spirituali nella vita ordinaria (EVO).
Nel 2019 circa 190 persone sono state presenti nei corsi residenziali e 225 persone nelle giornate intensive degli EVO e post-EVO. Nei ritiri, proposti nei tempi forti di Avvento, Quaresima e Pentecoste, hanno partecipato 80 persone. Nei quattro incontri offerti nel corso dell’anno hanno aderito circa 120 ragazzi delle scuole medie.
Tradizione decennale sono i campi di ritiro a servizio delle persone disabili: tre volte l’anno, dal venerdì sera alla domenica, pregano e vivono assieme 40 persone, molto differenti tra loro per età e salute, ma unite dal servizio reciproco e dal desiderio di stare con il Signore.
La Casa è anche aperta a gruppi della diocesi che desiderano trovare uno spazio per la preghiera, la riflessione e la catechesi: nel 2019 sono state accolte circa 450 persone.
SANT’ANTONIO – Cuneo
Il Centro di spiritualità domestica del Santuario di Sant’Antonio in Boves, a pochi chilometri da Cuneo, nasce nel 1996 quando Maria Grazia e Umberto Bovani, su indicazione del Vescovo di Cuneo, recuperano una struttura della diocesi, abbandonata da parecchi. I primi due anni sono stati dedicati totalmente a rendere il luogo adatto all’ospitalità.
Nel 1998, anno in cui la coppia si trasferisce nella struttura, iniziano anche le prime proposte di formazione spirituale, orientate ad approfondire le implicite connessioni che legano vita affettiva e vita spirituale.
Con il passare del tempo i percorsi spirituali si direzionano sempre più in una rilettura degli esercizi di sant’Ignazio nel contesto della vita di coppia e di famiglia. Alle proposte di fine settimana si affianca anche la possibilità di tempi per esercizi personalmente guidati sia per coppie che per singoli.
Nel 2019 sono passate circa 80 famiglie,
VILLA LA NUZA – Palermo
Da settembre 2017, la Compagnia di Gesù ha lasciato la “Casa di Preghiera “Villa La Nuza” ad Altavilla Milicia (Pa) alla Comunità Chemin Neuf, che abita e gestisce la casa. Le due comunità collaborano insieme nella pastorale degli Esercizi spirituali.
La Comunità Chemin Neuf, comunità cattolica di laici e religiosi, a vocazione ecumenica, è nata nel 1973 a Lione (Francia), fondata dal padre gesuita Laurent Fabre. Ha le sue radici sia nella tradizione ignaziana che nell’esperienza del Rinnovamento carismatico. Si fonda sulla vita e sull’impegno comune di coppie e di fratelli e sorelle consacrati.
Durante l’anno vengono offerti una ventina di corsi di esercizi spirituali di una settimana, anche per giovani e coppie. Da settembre a giugno, c’è anche la possibilità di partecipare a ritiri domenicali mensili, aperti a tutti. Dei week-end di ritiro spirituali per coppie e per giovani sono ugualmente programmati durante l’anno.
Nel 2019 sono passate circa 1000 persone negli esercizi, ritiri e altre iniziative,