Ariccia. Guida d’Esercizi come “vocazione”
Un’esperienza viva di Chiesa, secondo la proposta del Concilio Vaticano II, profondamente radicata nella tradizione Ignaziana: è stato questo lo spirito con cui si è svolta la prima sessione del Secondo Livello di formazione per guide di Esercizi Ignaziani, sul tema “La Prima Settimana degli Esercizi: dinamiche e attenzioni pedagogiche”, ad Ariccia, nella casa del S. Cuore, dal 7 al 12 dicembre. Negli Esercizi [145-146], Ignazio descrive “il Signore di tutto il mondo che sceglie tante persone, apostoli, discepoli, ecc., e li invia per tutto il mondo (…) Suoi servi e amici, che invia per tale missione”; e tale si è sentito chi ha iniziato il corso biennale – in quattro sessioni – che ha visto impegnati religiosi e laici per un totale di sedici persone, più l’équipe di formazione (P. Pino Piva SJ, Sr. Maria Paola Aiello, Sr. Maria Luisa Reynaud e P. Michele Lavra SJ, nuovo direttore della casa).
Il prerequisito per la partecipazione al corso è una previa esperienza nell’ambito dell’accompagnamento in esercizi; l’avere fatto il mese ignaziano; e aver già partecipato al corso di primo livello di formazione (per guide di esercizi spirituali di base) o equivalente. La scelta didattica è stata quella di fornire ai partecipanti un corposo materiale per approfondire l’argomento (da leggere prima della sessione). In questo modo parte del lavoro della sessione era costituito da “laboratori” con dinamiche di interazione e condivisioni tra più gruppi di lavoro. Le giornate sono state equamente distribuite tra incontri frontali, gruppi di lavoro, discussioni aperte su temi dati, studio personale e condivisioni di vita. In particolare queste ultime, fatte da tutti, compresi i membri dell’équipe, hanno favorito un vincolo affettivo tra i partecipanti, non più estranei ma amici, consapevoli di condividere una stessa vocazione: l’essere guide d’esercizi ignaziani.
Apprezzati anche gli incontri frontali sempre comprensivi di un tempo di riflessione e di discussione. I relatori esterni, P. Carlo Chiappini SJ, P. Pino Di Luccio SJ e P. Alessandro Manaresi SJ, hanno trattato rispettivamente i temi del primo e del secondo esercizio della Prima Settimana degli Esercizi, del senso di colpa e di peccato. La conclusione del seminario ha visto le reazioni incrociate tra l’equipe ed i partecipanti in un clima di affettività e conoscenza non formale. L’ultima sera sono stati proposti gli impegni formativi da attuare prima della seconda sessione, che sarà ad aprile. In particolare: un breve elaborato personale su quanto vissuto nel primo incontro da presentarsi a un tutor, con il quale saranno pure previsti quattro colloqui nell’arco dell’anno; i testi da studiare su argomenti di seconda settimana; dare esercizi personalmente guidati con supervisione. Il Convegno Ignaziano nazionale del 3-5 febbraio a Sassone (Ciampino-Roma) sarà un’occasione plenaria d’incontro delle guide ignaziane italiane, ormai un centinaio, che discuteranno su modi antichi e nuovi di dare e adattare gli Esercizi Ignaziani.