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Arrupe: avanti verso la beatificazione

Il 14 novembre 2024 ha segnato una tappa importante nel cammino verso la canonizzazione del p. Pedro Arrupe SJ, con la chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e dei segni del Servo di Dio. La Compagnia di Gesù ha realizzato un sito che racconta la vita di padre Arrupe e i passi della sua causa.

L’evento si è svolto nella splendida Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense sotto la direzione del Tribunale Diocesano di Roma. L’arcivescovo Baldassare Reina, Vicario del Papa per la Diocesi di Roma, ha presieduto i lavori, insieme a Mons. Giuseppe D’Alonzo, Delegato Episcopale, e ad altri funzionari del Tribunale. Hanno partecipato anche il Padre Generale Arturo Sosa, alcuni Ambasciatori, altri invitati, membri delle Congregazioni di spiritualità ignaziana e i gesuiti delle diverse comunità di Roma.

La cerimonia è iniziata con una preghiera, dopo la quale il p. Pascual Cebollada, SJ, Postulatore Generale della Compagnia di Gesù, ha prestato giuramento solenne. I membri del Tribunale hanno firmato i documenti formali relativi alla causa e poi è arrivato il grande momento: le scatole contenenti i documenti raccolti durante l’inchiesta diocesana sono stati ufficialmente sigillati con la ceralacca, segno visibile della fine di questa fase del processo.

Toccante il discorso fatto da monsignor Baldassarre Reina, Vicario del Papa per la diocesi di Roma, che nel prossimo concistoro, l’8 dicembre riceverà la porpora cardinalizia. Reina ha ricordato la vita di Arrupe, citando numerosi scritti che testimoniano la sua fedeltà alla Chiesa. “Soffermandosi sulla personalità del Pontefice, così egli scrive: ‘Suscita una maggiore fiducia quando si vede il Santo Padre assumere posizioni profetiche in tutta l’ampiezza della parola, benché possano essere ‘impopolari’, per difendere con serenità e coraggio valori profondamente umani e cristiani e più ancora quando corregge i nostri difetti con libertà e chiarezza evangelica, ma sempre come un Padre che ama i suoi figli e vuole emendarli e guidarli'”. Qui il discorso completo

L’arcivescovo Reina, nel suo discorso, ha ricordato che il 14 novembre coincide con la data di nascita del p. Arrupe (Pedro Arrupe è nato il 14 novembre del 1907). Egli ha ripercorso la biografia del p. Arrupe, evidenziando la sua formazione gesuitica e la sua fedele obbedienza alla Chiesa. Citando diversi scritti e casi della sua vita, il Cardinale Reina ha sottolineato le qualità di Arrupe: la sua profonda spiritualità, la generosità, l’obbedienza al Papa, il servizio e la guida della Compagnia di Gesù come Superiore Generale, la difesa della giustizia e del servizio che ha portato alla creazione del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS – Jesuit Refugee Service), e l’incoraggiamento dell’apostolato intellettuale, tra le altre. L’arcivescovo ha inoltre sottolineato che anche durante la sua infermità, Arrupe ha continuato ad essere esemplare, edificando tutti coloro che lo andavano a trovare.

Nelle sue osservazioni, il padre Sosa ha espresso la sua gratitudine al Tribunale, alla Commissione Storica e ai censori teologici per il lavoro svolto durante la fase diocesana della causa. Egli ha affermato che la Compagnia di Gesù è “lieta di collaborare alla presentazione, alla Chiesa universale e al mondo, di uno dei figli più illustri di Sant’Ignazio”.

“Siamo orgogliosi che la sua vita di ricerca permanente della volontà di Dio possa essere offerta come modello e faro per tanti”, ha detto il p. Sosa, pregando che un giorno, non troppo lontano, il p. Arrupe possa essere preso in considerazione per la canonizzazione.

La cerimonia si è conclusa con una preghiera per la causa del p. Arrupe, seguita dalla benedizione dell’arcivescovo Reina e dal canto del “Salve Regina”.

Il processo della Chiesa verso la beatificazione, che precede la canonizzazione, prevede un intenso esame della vita e dell’eredità del candidato. Dalla sessione di apertura della Causa nel 2019, il tribunale ha raccolto numerose prove orali e documentali a sostegno della fama di santità del p. Arrupe. Le scatole contenenti tutti i documenti raccolti sono state sigillate durante questa cerimonia e saranno inviate al Dicastero per le Cause dei Santi, dove il processo entrerà nella sua fase successiva: la fase “romana”. Sebbene rimangano altri passi prima che il p. Arrupe possa essere dichiarato santo, la pietra miliare di oggi lo avvicina. Il processo verso la canonizzazione è spiegato in questo articolo.

Ampiamente riconosciuto per la sua profonda spiritualità, la sua leadership riformatrice e il suo impegno per la giustizia sociale, l’eredità del p. Arrupe come 28º Padre Generale della Compagnia di Gesù perdura non solo nei circoli gesuiti, ma anche nella Chiesa e nel mondo. La sua sfida ai gesuiti ad essere “uomini e donne per gli altri” ispira ancora innumerevoli iniziative in tutto il mondo.

Ringraziamo Dio per l’esempio di questo gesuita visionario e continuiamo a pregare per il progresso della causa del p. Pedro Arrupe SJ

Preghiera

O Dio, Padre buono, che nel battesimo hai rivestito di Cristo il tuo servo Pedro Arrupe e lo hai chiamato alla sua sequela in somma povertà spirituale nella via che è la Compagnia di Gesù, ascolta benigno la nostra preghiera.

Egli si è consegnato a te completamente, sia nell’attività missionaria, sia nella guida dei suoi fratelli; tanto nel tempo della salute, quanto nell’ora dell’infermità.

Mosso dallo Spirito Santo, lo hai posto a servizio della fede, rendendolo maestro di discernimento e mite servitore della giustizia del Regno.

Con fiducia ti preghiamo, affinché a imitazione di Gesù Cristo povero e umile che egli amò intimamente, il Padre Arrupe possa essere riconosciuto come modello di vita evangelica e testimone dell’essere profeti nel mondo, incoraggiandoci a divenire in ogni cultura “uomini e donne per gli altri”.

Per la sua intercessione e la tua maggior gloria, ti chiedo ora questa grazia particolare […] che mi vorrai concedere, purché sia per il tuo servizio e lode.

Per Cristo nostro Signore. Amen

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